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Jean Nouvel firma la mediateca di Colle Val d’Elsa

Prossimo l’inizio dei lavori per la realizzazione della mediateca di Colle Val d’Elsa Siena, su progetto di Jean Nouvel

/ Alessandra Ioalé - D::Vision
Mar 10 Dicembre, 2013
circolamusica
L’archistar francese Jean Nouvel lavora già dal 2007 alla pianificazione del restyling urbano dell’ex area industriale detta “Fabbrichina”, all’interno del programma “Fabbrica Colle” coordinato dall’architetto Iginio Rossi. Un ambizioso intervento di riqualificazione urbana e di rivitalizzazione delle attività miste in atto a Colle di Val d’Elsa, in provincia di Siena, le cui linee guida sono state messe a punto dal grande architetto francese. Presso la Fabbrichina, alla fine degli anni ’60, nasceva la produzione del cristallo con il 24% di piombo che ha reso famosa la città in tutto il mondo.

Il progetto di Nouvel è stato pensato per rivitalizzare la parte bassa di Colle di Val d’Elsa attraverso un percorso di collegamento con piazza Arnolfo e, da qui, con il centro commerciale naturale Colgirandola. La gestione finanziaria dell’intervento, che dovrebbe concludersi entro il 2015, sarà curata dalla società di scopo pubblico-privata New Colle, partecipata dal Comune di Colle Val d’Elsa e dalla Banca Monte dei Paschi che, per la realizzazione della mediateca ha ottenuto 20milioni di euro di fondi europei nel merito del P.I.U.S.S. (Piano integrato urbano di sviluppo sostenibile) Alta Valdelsa. La realizzazione della mediateca rappresenterà il completamento degli interventi di recupero dell’intera area che prevedono la ristrutturazione degli ex immobili artigianali consentendo di riconvertire gli spazi ad attività, per servizi come nel caso dell’immobile della Fabbrichina, o per negozi, residenze e servizi come per la ex Vulcania.

Come ha dichiarato lo stesso Nouvel fondamentale è ridare nuova vita alla Fabbrichina attraverso uno studio della sua storia e del suo tessuto esistente, “punteggiato da complessi di archeologia industriale, prodotto e simbolo di una città da sempre economicamente florida e attiva […] Recuperati o reinterpretati, come la mediateca, con il linguaggio contemporaneo della nuova architettura, questi grandi edifici sono pronti per una nuova vita”.

La progettazione del completamento del tessuto urbano come l’intervento che vedrà protagonista l’ex Vulcania, invece, è un esempio di integrazione fra il recupero del vecchio ed una forma moderna che mostra ancora l’influenza dell’architetto francese, che afferma “ho voluto rispettare la presenza di volumi a sé stanti, artigianali o industriali, che si confrontano con la scala del quartiere e con il paesaggio circostante: le colline, i terreni agricoli, il parco fluviale dell’Elsa”. L’innovazione in quest’area porterà all’uso di materiali e forme nuove per la fornitura di energia, oltre all’uso di nuove tecnologie che permetteranno di sfruttare al meglio le nuove opportunità di casa intesa non più solo come luogo di riposo e di ritrovo per la famiglia, ma anche come contenitore polifunzionale e come una struttura dotata di impianti tecnologicamente avanzati che consentono di superare confini fisici e barriere funzionali. Infine a valle della collina del Poggino è prevista una serie di residenze in stile moderno, che racchiuderà l’area di intervento attorno ad una zona pubblica completamente pedonale, dotate di grandi facciate in vetro e particolari innovativi che metteranno in evidenza il lavoro di progettazione secondo le linee guida dettate dall’architetto francese Jean Nouvel. Una volta completate le progettazioni esecutive per la realizzazione delle opere di urbanizzazione, seguiranno le procedure per l’appalto dei lavori. Si stanno anche valutando alcuni progetti di cogenerazione da realizzare con partner competenti per il riscaldamento e il condizionamento centralizzato dell’intera area. Si stanno definendo contemporaneamente anche alcuni interventi di edilizia residenziale e a servizi che prevedono il recupero dell’ex Vulcania e che saranno realizzati non appena iniziate le opere di urbanizzazione. Il complesso recupero dell’area de La Fabbrichina darà un nuovo volto ad un punto importante di approdo alla città, attuando un dialogo a più piani di lettura tra l’antico quartiere industriale e le nuove residenze, tra queste e il caratteristico territorio dal panorama mozzafiato.

Jean Nouvel nato a Fumel in Francia, nel 1966 viene ammesso all'École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. Dopo aver lavorato da Claude Parent, il padre della «funzione obliqua», e nel movimento intellettuale dell’architetto Paul Virilio, fonda nel 1970 la sua prima agenzia con François Seigneur. Riconosciuto come uno dei massimi esponenti dell’architettura contemporanea, è autore di numerosissime opere: l’Istituto del Mondo Arabo, la Fondation Cartier e la Filarmonica di Parigi; il KKL (centro d’arte e congressi) di Lucerna, che nel 2001 gli è valso il Premio internazionale di architettura Borromini; le nuove torri di Barcellona e Berlino; l’ampliamento del Museo Reina Sofía a Madrid e i nuovi musei di Tokyo, Gerusalemme e Abu Dhabi; il Landmark di New York; il KilometroRosso di Bergamo e la Camera di Commercio di Prato. Il suo Ateliers è uno dei più rinomati della Francia con oltre 40 progetti in corso in 13 paesi nel mondo e uno staff multiculturale costituito da più di 140 professionisti e specialisti del settore.

www.jeannouvel.fr


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