Dopo secoli di abbandono il 25 febbraio 2016 è tornato visitabile l’antico Castello del Volterraio dell’Isola d’Elba. Interessato da lavori di recupero e restauro progettati da anni, la fortezza è finalmente di nuovo a disposizione del pubblico, e sebbene gli interventi non siano ancora terminati il complesso sarà visitabile ogni sabato a seguito di prenotazioni e in compagnia di una guida incaricata dal Parco.
La fortezza e il terreno circostante, inseriti in uno splendido contesto naturalistico, sono di proprietà dall’Ente Parco dal 1999, quando furono acquistati per 500.000 euro. Nel 1999 il Parco fece redigere un progetto dall’Università di Pisa per analizzare lo stato di degrado del monumento, prevedendo una serie d’interventi di conservazione. Per mancanza di risorse si è però dovuto attendere il 2013 per dare avvio ai necessari interventi di recupero e messa in sicurezza. I primi lavori di restauro hanno portato alla realizzazione di opere finalizzate al ripristino di alcuni elementi architettonici tra cui l’ingresso originale, il cammino di ronda perimetrale e il recupero della torre con passerella e della cappella. La seconda fase degli interventi – che avrà luogo nel 2016 – porterà a termine i lavori e consentirà nuovi scavi archeologici. Verrà inoltre migliorato l’attuale sentiero di accesso e si recupereranno gli antichi percorsi di collegamento con il centro di Bagnaia e il Cammino della Rada, che collega la Torre della Linguella di Portoferraio al Volterraio.
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La Fortezza del Volterraio si trova a 394 metri di altezza, al confine tra i comuni di Portoferraio e Rio Elba, e risale al dodicesimo secolo. Si ritiene che il suo nome possa derivare dal latino Vultur (avvoltoio), ma può essere forse ricondotto anche alla provenienza dell’architetto volterrano Vanni Gherardo Rau, incaricato dai Pisani nel 1231 di fortificare la rocca costruita circa duecento anni prima. A partire dalla fine del IV secolo a.C. infatti la vetta del colle su cui sorge la costruzione è stata sfruttata come “fortezza d’altura”, necessaria per l’importanza strategica acquisita dall’isola d’Elba nel Mar Tirreno e per la presenza delle risorse minerarie. Il sito del Volterraio si inserisce più tardi nel sistema difensivo dell’isola ideato dalla Repubblica Pisana, consapevole della vulnerabilità delle coste elbane alle incursioni piratesche. Grazie a imponenti lavori di rafforzamento eseguiti attorno al 1440, la fortezza riuscì a resistere all’assalto dei turchi nel 1544. Secoli più tardi, nel 1798, le truppe francesi di stanza a Portoferraio rafforzarono il presidio della roccaforte, allora un’insurrezione popolare portò alla semidistruzione del complesso, da quel momento definitivamente abbandonato.
Il castello del Volterraio ha una pianta esagonale, la torre quadrangolare sorge nel punto migliore per l’avvistamento e, insieme alla cinta muraria, è la parte più antica della fortezza – costituendo così una preziosa testimonianza delle difese elbane. L’ingresso della torre è collegato al cammino di ronda da un ponte levatoio in legno. Un sistema di segnalazioni copriva l’intero territorio dell’isola e consentiva – in parte – di comunicare con le torri di avvistamento della costa toscana. L’inaugurazione ufficiale avverrà una volta ultimati i lavori di restauro, ed è attesa per il settembre 2016.