E' partito dalla Toscana il cammino che porterà Internet superveloce in Italia. Ieri il Centro per le arti contemporanee 'Luigi Pecci' di Prato ha ospitato imprenditori del settore Ict, associazioni di categoria e istituzioni, nell'evento di presentazione delle applicazioni della tecnologia '5G', l'internet superveloce, a cui era presente anche
il sottosegretario allo sviluppo economico Antonello Giacomelli.
Prato è una delle cinque città italiane - assieme a Milano, L'Aquila, Matera e Bari - che sperimenterà l'utilizzo delle frequenze ad altissima velocità. Come ha spiegato il presidente di Infratel Maurizio Decina quella che sta per essere sperimentata è la tecnologia che servirà a far funzionare gli 'oggetti intelligenti' in numerosi ambiti: dalla sanità all'energia, dall'automotive all'industria 4.0. Le ricadute economiche sono evidenti.
"Stati Uniti, Giappone e Cina - ha spiegato il sottosegretario Giacomelli - stanno già sperimentando questa nuova tecnologia. Se non vogliamo essere solo gli acquirenti dei servizi e delle applicazioni che ne deriveranno, portando altrove il benessere economico, Prato e le altre città in cui sta partendo la sperimentazione dovranno riuscire a trovare qui il sistema per essere protagonisti del cambiamento. Il 5G è già il presente e sarà il futuro entro pochi anni, questa è la sfida decisiva per il nostro sviluppo".
Il ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato l'avviso che dà il via al processo di sperimentazione in 5 città italiane mettendo in palio gratuitamente le frequenze. Il bando è rivolto agli operatori di telecomunicazioni che assieme ad altri soggetti, di livello nazionale ed internazionale, università ed enti e centri di ricerca, vogliono sperimentare servizi e applicazioni in vari ambiti con la tecnologia 5G. Il bando prevede un punteggio più alto per il coinvolgimento di piccole e medie imprese locali, startup ed enti pubblici. Le domande potranno essere presentate entro il 12 giugno; entro il 14 luglio saranno selezionati i progetti, che partiranno per la fine dell'anno. La sperimentazione durerà fino al 2020.