E’ ora di restituire valore al lavoro fatto con le mani o con il cervello, ma sempre con perizia artigianale e di guardare al passato per ricostruire il nuovo su basi solide. L’uomo artigiano non è solo chi lavora con le mani, ma colui che svolge bene il proprio mestiere, a “regola d’arte”, che ci mette impegno, che pensa a quanto può crescere migliorando le sue abilità, ma soprattutto che è appagato da quello che fa. Da questo messaggio del sociologo americano Richard Sennett prende ispirazione la mostra. Ripercorrendo la storia dell’azienda Salvatore Ferragamo, la mostra vuole proporre una riflessione sui valori che hanno permesso a un’impresa radicata nella tradizione artigianale e artistica di Firenze di mantenerne il DNA delle origini. Mostra a cura di Tommaso Fanfani, Stefania Ricci.
La mostra si tiene all'interno della prima edizione della Biennale della Settimana Internazionale dei Beni Culturali (Florens 2010). «A Regola d’arte», la mostra che – a cinquant’anni dalla scomparsa di Salvatore Ferragamo – non ne ripercorrerà semplicemente la cronistoria , ma piuttosto mirerà a sottolineare quanto il percorso di crescita ed evoluzione di uno dei marchi made in Italy più conosciuti sul panorama mondiale sia stato dovuto alle persone, preziosa ed insostituibile risorsa per la ricchezza culturale e artigianale del territorio.
Made in Toscana/ARTICOLO
In mostra la "Florens" di Ferragamo
Il 18 novembre si inaugura «A regola d'arte», la mostra che ripercorre la storia dello stilista attraverso la sua città e le persone che lo hanno reso grande

L’attrice Sylva Koscina al Piazzale Michelangelo nel 1956. Banca Dati dell’Archivio Storico Foto Locchi Firenze