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In carcere rinnovati i laboratori per riparare le bici rimosse

Nuovo protocollo tra Comune, Sollicciano, Istituto Penale per i minori ‘Meucci’ e Cooperativa Ulisse

/ Redazione
Mer 3 Febbraio, 2016
In carcere i laboratori per riparare le bici rimosse

Continuano a Sollicciano e nell’istituto penale per i minori ‘G. P. Meucci’ i laboratori gestiti dalla Cooperativa sociale Ulisse per la riparazione delle biciclette provenienti dalla depositeria comunale, dove vengono ‘parcheggiate’ dopo la rimozione per la violazione del Codice della strada. I laboratori si svolgeranno nelle officine interne ai due istituti di pena (ne ospitano una ciascuno). La delibera comunale prevede il rinnovo per altri 5 anni del protocollo tra il Comune, il nuovo complesso penitenziario di Sollicciano, l’istituto penale per i minorenni ‘Meucci’ e la Cooperativa sociale Ulisse.

In base al protocollo, il Comune si impegna a donare alla Cooperativa sociale Ulisse le biciclette abbandonate e non reclamate dai proprietari. Le biciclette riparate saranno vendute dalla Cooperativa e i relativi proventi dovranno essere destinati esclusivamente alla prosecuzione delle attività di riparazione. Inoltre, ogni anno il 2% delle biciclette riparate nei laboratori in carcere dalla Cooperativa Ulisse saranno messe a disposizione dell’amministrazione comunale per finalità diverse da quelle previste dal protocollo.

“Abbiamo rinnovato con grande convinzione il protocollo con il nuovo complesso penitenziario di Sollicciano, l’Istituto Meucci e la Cooperativa sociale Ulisse - ha detto l’assessore Funaro - perché consente di promuovere una bella attività volta al sostegno e al reinserimento sociale dei detenuti raccordando risorse, competenze ed esperienze provenienti da soggetti diversi: del terzo settore, delle Istituzioni pubbliche e degli istituti penitenziari”. “Per la nostra amministrazione tutti gli istituti penitenziari cittadini sono una delle priorità - ha spiegato l’assessore - e ci stanno a cuore sia il miglioramento delle strutture, e la soluzione dei vari problemi strutturali come dimostra la nostra decisione di partecipare al bando europeo ‘Urban’ per Sollicciano, sia la promozione del reinserimento sociale delle persone detenute. Siamo infatti al lavoro su entrambi i fronti”.