Cresce l’imprenditoria femminile in Toscana e la Regione vara un provvedimento per favorire l’accesso al credito per le aziende rosa.
La misura – che sarà inserita nel pacchetto anticrisi – sarà attivata tramite Fidi Toscana dal 22 gennaio e prevede un fondo di garanzia di 780mila euro da qui a giugno per coprire i finanziamenti concessi dalle banche alle imprese, che potranno richiedere un contributo di massimo 100mila euro a tassi agevolati per investimenti e sviluppo tecnologico.
Sono oltre 97mila le donne che guidano un’impresa in Toscana pari al 23,4%, un dato superiore alla media italiana: le aziende sono aumentate soprattutto in settori tradizionalmente ‘maschili’ come le costruzioni e le attività immobiliari.
“Attivare misure come queste non risponde solo ad obiettivi di pari opportunità ma significa puntare sulla competitività della nostra economia, dato che i dati dimostrano una crescita quantitativa e qualitativa in Toscana delle imprese rosa” spiega il vicepresidente della Regione Federico Gelli.
Da un’indagine di Unioncamere è emerso che le difficoltà maggiori per le imprenditrici sono conciliare il lavoro con le esigenze della famiglia e dei figli ma anche guadagnarsi la fiducia di fornitori e clienti e ricevere un prestito dalle banche.
“Il problema dell’accesso al credito rimane il principale sia per gli uomini che per le donne – sottolinea Antonella Mansi, presidente di Confindustria Toscana – per questo accogliamo con piacere questa iniziativa per aiutare le aziende femminili”.
Nei prossimi giorni inoltre la Regione stringerà un’intesa con Unioncamere per la qualificazione professionale delle donne che prevede azioni di formazione e orientamento particolarmente in fase di start up, anche con azioni di mentoring, cioè di affiancamento di un’imprenditrice esordiente da parte di un’imprenditrice già affermata.
E per abbattere la differenza di genere all’interno dei luoghi di lavoro il governo regionale firmerà un protocollo con l’Università di Pisa per avviare un corso di alta formazione rivolto ai responsabili delle risorse umane in aziende pubbliche e private, ché li sensibilizzi su questa tematica.