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Imprese, la Toscana rallenta: crescono le aziende rosa e agricole

Nel secondo trimestre di quest'anno diminuiscono le nuove imprese e aumentano le chiusure. Buoni risultati anche per turismo, commercio e servizi, mentre arranca l'edilizia

/ Redazione
Mar 30 Agosto, 2016

Dopo tre anni di progressivo recupero rallenta la crescita delle imprese in Toscana. Dal 1 aprile al 30 giugno le nuove imprese sono state 164 in meno rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre le cessazioni sono aumentate dell’8,2% per un totale di 320 aziende che hanno chiuso i battenti.
Questa la fotografia del secondo trimestre del 2016 scattata dal report dell’Ufficio Studi di Unioncamere Toscana. Nel complesso nell’ultimo anno il saldo fra imprese iscritte e cessate è stato ancora ampiamente positivo (3.446 aziende in più rispetto al 30 giugno del 2015), ma inferiore rispetto a quanto rilevato a fine marzo: il tasso di crescita imprenditoriale (+0,8%) è pertanto inferiore rispetto a quanto registrato alla fine del primo trimestre (+1%).

“La Toscana è ancora in mezzo al guado – sottolinea il presidente di Unioncamere Toscana Andrea Sereni – i dati sulla natalità e mortalità delle imprese tra aprile e giugno 2016 evidenziano infatti un’inversione di tendenza rispetto al trimestre precedente che, sebbene riteniamo abbia natura transitoria, riflette le incertezze che tutt’ora interessano l’andamento del ciclo economico. È comunque opportuno evidenziare l’ampliamento della base imprenditoriale dovuto al contributo della componente femminile che continua a scegliere con sempre maggiore convinzione la via dell'impresa per costruire il proprio futuro.”

A crescere maggiormente infatti sono le aziende agricole (41mila registrate, pari al 10% del totale regionale), anche sulla scia dell’effetto esercitato dal bando “Pacchetto Giovani” varato dalla Regione, e le imprese femminili – oltre 95mila in Toscana, il 23% del totale – che registrano un incremento dell’1,4%.
Buoni risultati per il terziario, con 3mila aziende in più rispetto a fine giugno 2015, il turismo (alberghi, ristoranti e agenzie di viaggi) con un saldo positivo di oltre 6mila imprese, e il commercio, che con 101mila imprese rappresenta un quarto del sistema imprenditorale toscano.

Resta critico, invece, il quadro dell’edilizia (-654 imprese, -1,0%) le cui difficoltà sono strettamente legate all’artigianato: negli ultimi dodici mesi, il settore artigiano delle costruzioni ha perso 1.157 aziende (-2,7%). In difficoltà anche le imprese giovanili (36mila) – l’8,7% del tessuto imprenditoriale regionale – che sono risultate in calo di 660 unità in Toscana nel corso dell’ultimo.