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Domanda e offerta si incontrano a Firenze e non si tratta certo delle fiere tradizionali del turismo o di quelle di enogastronomia bensì stavolta il faccia a faccia è tra mondo della ricerca e dell'innovazione e grandi gruppi imprenditoriali, un binomio voluto dalla Regione Toscana con Toscana Tech, l'evento che chiude oggi al Palazzo dei Congressi e che mira a mettere in stretta relazione le realtà toscane, al fine di rendere le aziende sempre più competitive utilizzando i talenti di "casa".
La parola d'ordine della due giorni aperta ieri è quindi "condivisione": di conoscenza, di saperi, di capacità. Il tutto attraverso quarantatré presentazioni, tre sessioni in contemporanea e 763 incontri ieri con 540 aziende presenti, altrettanti nella giornata di oggi.
Così sia atenei che laboratori e centri di ricerca pubblici, ma anche imprese private, hanno avuto l'occasione, completamente gratuita, di presentare alle aziende prototipi, tecnologie, prodotti e servizi innovativi nel corso della "costola" di Toscana Tech "Research to business", l'evento nell'evento che ha l'obiettivo principe di trasformare l'idea in opportunità economica. Tra gli oggetti tecnologici presentati c'erano robot e sistemi aptici indossabili e ancora sensori ottici ed altre applicazioni di meccatronica a servizio del manifatturiero avanzato.
Insomma l'obiettivo della Regione è chiaro, come ha sintetizzato la vicepresidente Monica Barni presente ieri alla manifestazione: "Occorre creare un sistema che sia partecipe di una medesima strategia condivisa", ha tenuto a sottolineare.
E proprio affinchè "sistema" e "rete" non rimangano solo "parole", ecco che la Regione ha provato a mettere insieme aziende e ricerca, a partire proprio da Toscana Tech. Al Palaffari ogni professore e 'artigiano' di innovazione ha avuto a disposizione dieci minuti per raccontare la propria idea ad una platea di decine di imprese. Trecentocinquanta meeting erano stati prenotati nei giorni scorsi, altri quattrocentrotredici sono stati richiesti sul momento dopo la presentazione occupando l'intero pomeriggio. L'interesse quindi c'è come c'è fame di "collaborare" e i numeri anche stavolta lo dimostrano.