Salute/ARTICOLO

Impianto di cuori artificiali ottimi risultati alle Scotte

In poco più di un anno dall’inizio  dell’attività ne sono stati impiantati 11. La sopravvivenza è tra le più alte in Italia

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Ottimi risultati per l’impianto di cuori artificiali al policlinico Santa Maria alle Scotte. In poco più di un anno dall’inizio  dell’attività ne sono stati impiantati 11 grazie alla grande  collaborazione all’interno del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare, diretto da Roberto Favilli, tra Cardiochirurgia dei Trapianti, diretta da Massimo Maccherini, Terapia Intensiva Cardio-Toracica, diretta da Bonizella Biagioli, la Cardiologia Ospedaliera, diretta dallo stesso Favilli e quella Universitaria, diretta da Sergio Mondillo. “Si tratta di un’importante alternativa al trapianto di cuore - spiega Maccherini – rivolta a tutte quelle persone con patologie cardiache molto gravi e che, per motivi di età o di gravità, non hanno la possibilità di ricevere un organo in tempi accettabili”. L’impianto di cuore artificiale, chiamato VAD, è un sistema di assistenza meccanica che viene attivato sulla parte sinistra del cuore. “Inseriamo una turbina nel ventricolo sinistro – aggiunge Maccherini – che pompa il sangue spingendolo nell’aorta, sostituendo di fatto la funzione del ventricolo sinistro, lasciando l’organo del paziente in sede e a riposo. A Siena abbiamo un tasso di sopravvivenza tra i più alti d’Italia, circa l’80%, e stimiamo che con questo impianto si possa avere una prospettiva di vita comparabile con il trapianto a circa 5 anni”. Questo sistema permette di raggiungere tre risultati importanti: garantire la sopravvivenza del paziente, mettere a disposizione una pompa di potenza simile a quella fisiologica dell’organo, offrire un’alternativa alla carenza di donazioni di cuori trapiantabili. “Il sistema – prosegue Maccherini – utilizza un’alimentazione elettrica tramite uno spinotto collegato all’orecchio, del tutto impermeabile e asettico”. Il programma di impianto di cuori artificiali è stato fortemente sostenuto dalla  Regione Toscana attraverso la rete cardiologica dello scompenso avanzato, diretta dal professor Gensini e coordinato dal professor Guido  Sani. Gli importanti traguardi ottenuti sia nel settore del trapianto di cuore che in quello dei cuori artificiali saranno festeggiati insieme alla sezione senese dell’ACTI – Associazione Cardiotrapiantati italiani, domenica 5 dicembre, nel corso di un meeting organizzato a Poggibonsi durante il quale saranno raccolti fondi a sostegno della casa accoglienza della onlus, rivolta ad accogliere i familiari delle persone ricoverate nei reparti di cardiochirurgia e cardiologia. "Cerchiamo di fare tutto il possibile – spiega Dario Malquori, presidente della onlus senese e uno dei primi cardiotrapiantati delle Scotte – per aiutare i familiari delle persone ricoverate in attesa di trapianto o che hanno subito un intervento complesso e hanno bisogno di molto tempo per recuperare forze e salute. Sappiamo cosa vuol dire e cerchiamo di metterci nei panni del prossimo per rendere l’esperienza della malattia meno traumatica".




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