Potrebbe partire già entro cinque anni la fase di sperimentazione sull'uomo di uno studio in campo oncologico sul melanoma per la realizzazione di farmaci diagnostici sui meccanismi molecolari. La ricerca è stata avviata dal centro sperimentale Cispim dell'Università di Firenze con sede nell'Azienda ospedaliero universitaria di Careggi grazie a una nuova strumentazione diagnostica di Imaging molecolare, la prima installata in Italia e la quarta nel mondo. "Permette di rivoluzionare la ricerca preclinica e clinica e abbreviare i tempi per lo sviluppo di nuovi farmaci per patologie come tumori e neurodegenerative - ha spiegato Alberto Lupi, direttore del Cispim presentando il nuovo macchinario insieme al rettore Alberto Tesi e al direttore di Careggi Edoardo Majno -. Con sonde molecolari biologiche marcate in modo da essere visibili in ogni parte del corpo, è possibile monitorare in modo non invasivo i meccanismi molecolari specifici di alcune malattie e capire come reagiscono alle terapie". Il macchinario è stato acquistato con un finanziamento da un milione di euro dell'Ente Cassa di Risparmio, mentre l'Istituto toscano tumori sostiene con 202.500 euro in tre anni il progetto di ricerca "per valutare lo sviluppo e la risposta alla terapia sul melanoma, la forma più letale di cancro alla pelle". Attualmente la sperimentazione riguarda dei topi da laboratorio.