Cultura/ARTICOLO

Il Vasariano aperto a tutti nell'anniversario della strage dei Georgofili

Il Direttore degli uffizi Eike Schmidt ha dichiarato che sarebbe un messaggio di coraggio contro la mafia

/ Redazione
Gio 18 Agosto, 2016
Corridoio Vasariano

Inaugurare il 'nuovo' Corridoio Vasariano aperto a tutto il pubblico degli Uffizi il 27 maggio 2018, 25/o anniversario della strage di via dei Georgofili. Questo l'ugurio del Direttore degli Uffizi Eike Schmidt durante un'intervista rilasciata all'ANSA. "Nell'anniversario di questa immane tragedia, potremmo lanciare un grande messaggio di coraggio contro la mafia: il messaggio di un museo e di una città che si aprono e non hanno paura della criminalità organizzata" ha dichiarato.

Attualmente il Corridoio è chiuso per questioni di sicurezza, ma nelle prossime settimane verrà riaperto temporaneamente e 'a uso limitato' a piccoli gruppi di persone. Negli ultimi venti anni è stato accessibile solo su prenotazione, e in determinati momenti dell'anno. "In autunno partiranno i lavori di adeguamento - spiega Schmidt - realizzeremo le uscite di sicurezza e tutti gli interventi necessari alla libera fruizione dello spazio. Prima però toglieremo le centinaia di autoritratti che adornano le sue pareti, e, a causa dell'assenza di climatizzazione, si 'grigliano' d'estate e finiscono sotto zero in inverno".

Il nucleo dei dipinti più belli verrà esposto negli Uffizi a rotazione, in uno spazio ancora da stabilire. "Stiamo valutando tre ipotesi - dice il direttore - "le sale dell'ex archivio di stato, dove ora è accolta anche la pittura barocca; gli spazi dove adesso si tengono le mostre temporanee, al pian terreno, oppure le sale blu dei pittori stranieri, ma che potrebbero ospitare anche gli autoritratti". Dovunque cada la scelta, aggiunge Schmidt, "ci sarà una bella 'iniezione' di arte contemporanea esposta stabilmente in galleria: abbiamo autoritratti dei più grandi artisti del Novecento, come Chagall, De Chirico, Mitoraj, e tanti altri".

"Le code davanti agli Uffizi? stiamo lavorando in silenzio, dietro le quinte, ma pancia a terra. Dalla prossima estate si vedranno i primi effetti di questo lavoro in termini di riduzione, e da quella del 2018 i miglioramenti saranno più netti, sostanziali". Al momento dell'insediamento effettivo, avvenuto nello scorso novembre, Schmidt aveva parlato dell'abbattimento delle file come di una delle 'missioni' più importanti del suo incarico. "La collaborazione che abbiamo avviato con il dipartimento di informatica dell'Università dell'Aquila ci sta consentendo di elaborare un vero e proprio modello sociologico e gestionale del museo, sulla base dei flussi di visitatori e delle loro abitudini, così come accade per altri spazi affollati come aeroporti, ospedali, stazioni - ha spiegato Schmidt - nessuno però lo ha mai sperimentato sulle gallerie d'arte: è quello che stiamo facendo adesso. Al momento ci troviamo nella fase di ricerca, in cui stiamo elaborando i dati dei flussi: ma presto partiranno i test pratici, per così dire, in cui metteremo alla prova questo modello". Il funzionamento di questa operazione, ha spiegato ancora il direttore, "è legato al far venire meno le varie cause che determinano l'intasamento degli Uffizi. Ad esempio, sarà fondamentale aprire più accessi, avviare più percorsi interni, ma non è l'unico fronte: ne abbiamo rilevati 15 su cui agire, tra i quali anche l'aspetto delle prenotazioni, da svecchiare e snellire, con incentivi a fissare la visita via web e non 'dal vivo', come succede ora, con gli effetti che si vedono".

Il Direttore degli Uffizi si è espresso anche sull'annosa questione della Loggia di Isozaki: "I politici, intendo al livello più alto del governo, decidano se annullare o no la realizzazione della Loggia di Arata Isozaki agli Uffizi: noi stiamo andando avanti con i lavori di ampliamento della galleria, e presto arriverà un momento in cui, in assenza di risposte su questo tema, legalmente dovremo procedere alla sua realizzazione, considerato che Isozaki è il vincitore di un concorso regolarmente bandito". La questione della realizzazione della Loggia "è una situazione molto complessa e delicata: è uno dei pochissimi casi nella storia dell'arte contemporanea in cui si fa una gara, in questo caso internazionale e ormai risalente a 20 anni fa, e poi non si dà seguito al risultato". Schmidt, che definisce l'opera "ormai non più contemporanea, ma ovviamente nemmeno storicizzata", non vuole schierarsi sul tema del 'gradimento' verso la Loggia, argomento che negli anni ha anche aspramente diviso l'opinione pubblica: "La questione, dopo tutto questo tempo, non può più essere inquadrata sul piano estetico, ma è diventata puramente politica - dice - e per questo spetta ai politici di livello più alto decidere se annullare tutto, e, in caso affermativo, considerare anche che il risarcimento economico per lo stesso Isozaki potrebbe far lievitare i costi di alcune decine di milioni di euro. Secondo Schmidt, considerato "l'impatto che un inserto architettonico come la Loggia avrebbe in un punto così delicato del centro storico, è possibile ritenere utile al riguardo, anche una consultazione dei fiorentini".

Eike Schimidt intende anche 'rivoluzionare' il concetto stesso della vigilanza. Secondo il direttore "la vigilanza nella sale come funziona adesso è ottocentesca: ci si siede e si guardano le persone passare, magari quando ce ne sono poche si sfoglia un libro o gioca con il telefono. Occorre passare al sistema della 'sorveglianza attiva', che negli altri musei internazionali c'e' già: i custodi si muovono, 'pattugliano' aree o opere più delicate, 'presidiano' in movimento gli spazi di loro competenza. Certo, questo richiede più responsabilità, e ci vorrà una formazione apposita. Ma ho annunciato il piano ai sindacati, e non ho ricevuto reazioni sfavorevoli: ne riparleremo più operativamente con un confronto a partire da settembre". Il nuovo sistema, aggiunge Schmidt, sarà potenziato anche dall'arrivo di "ricetrasmittenti e attrezzature tecnologiche per ogni singolo assistente in sala, e un programma di videosorveglianza rafforzato attraverso l'impiego di software innovativi".