Enogastronomia/ARTICOLO

Il turismo del vino a Montepulciano Le cantine aprono la vendemmia

Porte aperte per le cantine del Nobile: dalla musica ai corsi di cucina, passando per la possibilità di vivere una giornata da “vendemmiatore”

/ Redazione
Mer 1 Ottobre, 2014
Una veduta di Montepulciano

Le cantine del Vino Nobile aprono le porte ai turisti durante la vendemmia, il periodo più bello, ma anche più delicato dell'anno. Un modo per destagionalizzare il cosiddetto enoturismo, ma allo stesso tempo per dare la possibilità a chi vive in città di apprezzare da vicino la fatica e l’attenzione che occorre per produrre un vino di qualità, apprezzato in tutto il mondo.

C’è chi offre la possibilità di imparare a cucinare il tradizionale pranzo della vendemmia, ma anche chi vuole far conoscere da vicino le fasi principali di un vero e proprio rito, quello della raccolta delle uve, magari spiegando perché a Montepulciano il vino prende precise connotazioni organolettiche. 

Tra le iniziative promosse dalle cantine in questo periodo ci sono i corsi di cucina nei quali imparare a cucinare i pici (la tradizionale pasta fatta a mano) e i condimenti principali (sugo all’aglione o alle briciole). Si può anche scoprire il territorio attraverso delle vere e proprie visite guidate in vigna con l’enologo che spiega la differenza tra i vari vitigni, ma anche il “terroir” dove questi vengono coltivati. Non mancano poi le cantine poliziane che durante la raccolta dell’uva propongono arte in cantina, o addirittura concerti a fine giornata degustando i vini già pronti per essere bevuti, magari scoprendo l’importanza dell’invecchiamento con annate, anche vecchie, a confronto. Se le cantine storiche in questo periodo possono dimostrare come a distanza di centinaia di anni ancora il vino si produce nello stesso luogo, quelle di ultima generazione spiegano la differenza tra una vasca d’acciaio e una botte con i vari tipi di legno.

"E’ un modo per avvicinare al nostro mondo il consumatore – spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini e così anche per offrire in un periodo meno affollato dal punto di vista turistico, una possibilità di poter comunque visitare Montepulciano guardandolo da un’altra prospettiva". Sono molte a questo proposito anche le offerte che la Strada del Vino Nobile propone per poter organizzare al meglio il soggiorno in questo periodo che fino a metà ottobre vedrà impegnate le oltre 70 aziende produttrici di Vino Nobile".

Ogni anno sono oltre 200 mila i visitatori che visitano una cantina a Montepulciano. All’Enoteca del Consorzio del Vino Nobile, una tra le prime in Italia, passano ogni anno circa 5 mila appassionati, tra questi soprattutto americani, seguiti da tedeschi, olandesi ed italiani.

Intanto a Montepulciano, patria del Vino Nobile la vendemmia e nel pieno e si punta sulla qualità. "La qualità che contraddistingue il Vino Nobile è stata raggiunta - così dice il Presidente Natalini e questo grazie ad un lavoro di grande attenzione, mettendo in pratica tutte le tecniche agronomiche a disposizione per garantire un'ottimale cura e maturazione delle uve. In definitiva è solo con un grande lavoro di selezione in vigneto e successivamente in cantina che i produttori di Vino Nobile hanno attuato riuscendo ad ottenere un vino rispondente ai parametri qualitativi degni della sua fama anche se a scapito dei costi di produzione sostenuti".