Cultura/ARTICOLO

Il Teatro della Toscana si rivela: tra tradizione e innovazione

78 spettacoli, 26 produzioni e 13 prime: questi tutti i numeri della stagione 2018/2019

/ Redazione
Ven 15 Giugno, 2018

Il teatro della Toscana che racchiude le quattro realtà del Teatro Niccolini e il Teatro della Pergola di Firenze, il Teatro Milla Pieralli di Scandicci e il Teatro Era di Pontedera ha presentato la stagione 2018-2019: 78 spettacoli, 26 tra produzioni e coproduzioni, 13 prime nazionali. L’immagine guida della nuova edizione è il risveglio degli automi di Walter Sardonini simbolo dell’essere umano che ritrova a teatro la propria vitalità. 

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La nuova programmazione è espressione del meglio del panorama teatrale italiano e internazionale. Molti i nomi prestigiosi del teatro italiano, tra cui: Filippo Timi in prima nazionale con Un cuore di vetro in inverno, Sergio Rubini in Dracula di Bram Stoker, Alessio Boni e Sierra Ylmaz in Don Chisciotte, Luca Barbareschi che dirige e interpreta Il penitente di Mamet, Gioele Dix e Emilio Solfrizzi in A testa in giù di Florian Zeller, Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati in Sorelle Materassi, Maria Amelia Monti nei panni di un’inedita Miss Marple, Pierfrancesco Favino in “La notte poco prima delle foreste” di Bernard-Marie Koltès e molti altri.

Al Teatro Niccolini continua l'esperimento unico in Italia, la gestione de iNuovi, il gruppo dei diplomati della Scuola ‘Orazio Costa’ cui è stato consegnato il teatro di via Ricasoli, e le cui fila sono aumentate di altri giovani selezionati tramite bando tra i diplomati delle altre scuole italiane. Dopo una prima parte in cui si alterneranno lo spettacolo a seguito del laboratorio su Eduardo e la programmazione del Festival d’Autunno, da gennaio partirà un vero e proprio palinsesto stabile, destinato a ripetersi settimana dopo settimana per offrire un punto di riferimento allo spettatore.

Sempre in questa ottica dedicata particolarmente ai giovani torna anche il Tenax Theatre, curato da Giancarlo Cauteruccio, che aggiunge alle voci precedenti il lemma ‘periferie’, portando i linguaggi della contemporaneità dentro la storica sede dell’underground fiorentino, creando un ponte tra centro e periferia, tra innovazione e tradizione, grazie anche a giovani performer alla loro prima esperienza teatrale e alla partecipazione straordinaria di Gabriele Lavia. 

Rinnovato impulso hanno le attività internazionali. Alle storiche relazioni di Pontedera con l’Est europeo, che trovano in questa stagione nuovi sviluppi, e alla multiforme e globale attività del Workcenter si aggiungono altri rapporti che partono da Firenze, in modo speciale quello con il Théâtre de la Ville di Parigi con il quale si avvia un rapporto di partenariato articolato in coproduzioni di spettacoli, reciprocità di presenze performative fra Firenze e Parigi, partecipazione a cantieri di lavoro che coinvolgano i giovani italiani e francesi e quelli di diverse nazionalità europee, spazi e percorsi progettuali dinamici in chiave di apertura e di superamento di ogni alterità o diversità.

In evidenza, tra gli altri progetti, la coproduzione internazionale di due spettacoli di Bob Wilson, il primo dei quali Mary Said What She Said avrà come protagonista Isabelle Huppert e inaugurerà la stagione Pergola 2019/2020, mentre il secondo Jungle Book – Il libro della giungla nascerà nel maggio 2019 a Parigi e sarà alla Pergola nel 2020, la presenza del Workcenter a Parigi nel luglio 2019 e la presenza delle creazioni di Emmanuel Demarcy-Mota a Firenze fra 2019 e 2020.

Per informazioni:
www.teatrodellapergola.com