Made in Toscana/ARTICOLO

Il sogno: vivere in campagna Tra lifestyle e business

Prende il via ad Arezzo AgrieTour, il salone dedicato al mondo rurale. Un'indagine dei promotori della kermesse con Fondazione Campagna Amica rivela che sei italiani su dieci hanno origini rurali e la metà di questi vorrebbe tornare a vivere nella natura. Nel corso della manifestazione spazio alle "fattorie didattiche" e alle rinnovabili

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
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Arezzo capitale della "natura", del vivere slow ma anche del business legato al mondo rurale. Prende il via nella città Toscana, nello spazio di Arezzo Fiere e Congressi, il Salone Nazionale dell'Agriturismo "AgrieTour", in programma da oggi fino al 17 novembre. Una manifestazione di rilevanza nazionale per incontrare il mercato professionale, per valorizzare il settore e la cultura dell'ospitalità rurale, promuovere l'aggiornamento tecnico e formativo, le tecnologie e le forniture. 

Dalla fattorie didattiche alle rinnovabili - Il salone si pone anche come occasione per presentare l'offerta agrituristica italiana agli operatori internazionali provenienti da paesi di riferimento per il turismo toscano e italiano. Tra le novità di quest'anno c'è "Agrilife, il piacere di vivere la campagna”, con spazi e iniziative dedicati a tutti coloro che amano e vivono la campagna, e che fanno del country life il proprio stile di vita.  Nel corso della tre giorni saranno presentati i prodotti, le innovazioni e i materiali per la coltivazione, la cura e la gestione dello spazio verde attraverso esposizione, corsi, prove pratiche e dimostrazioni dedicate. Non mancheranno neppure le novità su  l’agriturismo e casa di campagna, giardinaggio, piccola agricoltura e piccolo allevamento, arredamento e strutture per giardini e terrazzi, piante, fiori e sementi, gestione del paesaggio, piscine, materiali ed impianti per la ristrutturazione. All’interno del Salone troveranno ancora grande spazio le Fattorie Didattiche, con la quarta edizione di “AgrieTour Bimbi”, un intero padiglione dedicato alla scoperta della campagna da parte dei più piccoli.  Tornapoi anche "Agriener", lo spazio dedicato al mondo delle energie da fonti rinnovabili.

Gli italiani vogliono tornare a vivere in campagna
- Il mondo rurale sta seducendo sempre di più gli italiani che hanno voglia di tornare alle origini, al contatto con la terra e la natura. A rivelarlo è un'indagine promossa da AgrieTour e da Fondazione Campagna Amica. Secondo quanto riportano i dati infatti tra i desideri nascosti degli italiani ci sarebbe proprio quello di tornare a vivere in campagna (il 32,7%) o comunque avere uno spazio rurale dove poter produrre cibo (il 31,7%). Quello di produrre in autonomia, con un orto a disposizione per esempio, è comunque il sogno di 4 italiani su 10, mentre dalla ricerca emerge che 7 persone su 10 vorrebbero frequentare assiduamente luoghi legati al settore primario. «Pur se in crescita, questi dati non ci devono stupire più di tanto – afferma Carlo Hausmann, referente scientifico di AgrieTour e tra i promotori dell’indagine – perché ormai il fenomeno del ritorno alla campagna è sempre più all’ordine del giorno e questo anche grazie allo sviluppo dell’agriturismo che ha svolto in questi anni una vera e propria azione didattica nei confronti di chi abita in una metropoli, senza dimenticare la tendenza ormai consolidata di presentare il vivere in campagna come una sorta di life style».

Ad avvicinare i consumatori italiani all’agricoltura anche l’acquisto di prodotti nei cosiddetti farmer’s market: il 54,5% di loro lo fa abitualmente e il 48,5 per cento si rivolge direttamente a familiari, amici o aziende ormai divenute un riferimento per la spesa. Tra le abitudini degli italiani spicca poi la vacanza in agriturismo, scelta, sempre secondo l’indagine, da uno su due. Si viaggia in questo caso in compagnia (il 66,3%) o in famiglia (il 53,5%) prediligendo agriturismi vicino al mare o in montagna. A motivare di più la vacanza in agriturismo è proprio la vita degli ambienti rurali (67,3%), insieme al gustare i prodotti tipici di un territorio (65,3%), magari acquistandoli sul posto. Del resto i valori del mondo agricolo in cui maggiormente si riconoscono gli italiani sono la cultura del “km 0” con prodotti salubri, rappresentativi del territorio e dalla provenienza certa. Oltre a questo gioca un ruolo fondamentale la tutela dell’ambiente e del paesaggio e la possibilità di insegnare ai più piccoli da dove derivano i prodotti della dieta Mediterranea.