Si chiama “PetroRov” ed è una piattaforma terrestre robotizzata in grado di analizzare il suolo, per agraria e monitoraggio ambientale. PetroRov è stato selezionato tra le 10 idee progettuali più innovative nella Start Cup Toscana 2016, la competizione che premia le migliori iniziative imprenditoriali ad elevato contenuto tecnologico provenienti dal mondo della ricerca.
PetroRov è una macchina ispirata al concetto dei robot Viking e Curiosity, che hanno esplorato il suolo di Marte. È in grado di fare rilievi geologici e analisi fisiche e chimiche del suolo in modo autonomo, o a controllo remoto, e riesce ad acquisire molteplici dati ambientali, petrologici e geofisici su suolo e sottosuolo: dati fondamentali in agraria, nell’agricoltura di precisione, nel monitoraggio ambientale, nella geotecnica, ingegneria civile, archeologia, esplorazione mineraria.
Il primo prototipo ha già a bordo gli strumenti per misurare in modo preciso e innovativo resistività e suscettività magnetica, i parametri più utilizzati nel mondo nelle prospezioni, nelle ricerche di acqua nel sottosuolo, nelle ispezioni di archeologia preventiva e non solo. Attualmente non esiste in commercio un sistema per la raccolta automatica e simultanea di diverse proprietà chimico-fisiche del terreno. PetroRov raccoglierà una mole di dati molto maggiore di quella che si può acquisire oggi, usando i singoli sensori singolarmente e in modo tradizionale, e porterà ad un notevole risparmio di tempo e a una maggiore affidabilità dei risultati.
Il prototipo della piattaforma robotizzata è stato sviluppato da “Petrologic synergy”, azienda spin off del dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell'ambiente dell’Università di Siena. L’azienda spin off formata da docenti, ricercatori e laureati dell’Università di Siena è ora in cerca di altri partner per sviluppare il secondo prototipo, più avanzato e completo, con particolare attenzione a soluzioni innovative per l’agricoltura e il monitoraggio ambientale.
L’idea progettuale si deve ad Eleonora Strada, dottore di ricerca in Scienze polari e paleomagnetismo dell’Università di Siena. Il progetto preliminare è stato sviluppato con Franco Maria Talarico, docente del dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente, mentre lo sviluppo completo di “Petrorov” sarà frutto della collaborazione con Riding Engineering srl, costruttore di mini-dumper, e coinvolgerà diversi dipartimenti dell’Ateneo, e centri di ricerca nazionali e stranieri. Per la parte riguardante i sensori geofisici collaboreranno Dario Albarello, docente di Geofisica del dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente, e Tommaso Colonna di GeoExplorer, spin off del Centro di Geotecnologie dell’Ateneo, mentre il sistema di rete e la parte hardware e software saranno a cura di Alessandro Pozzebon, ricercatore del dipartimento di Ingegneria dell’informazione e Scienze matematiche.