Cultura/ARTICOLO

Il pianoforte di Einstein in mostra all’Osservatorio di Arcetri

L'alto ramo della famiglia Einstein abitava in Toscana a San Donato, il pianoforte fu regalato da Albert alla sorella Maja che viveva a Quinto

/ Redazione
Gio 23 Giugno, 2016
Albert Einstein

Un pianoforte che racconta una grande parte della storia del Novecento. Lo strumento, un Blüthner costruito a Lipsia nel 1899, fu regalato nel 1931 da Albert Einstein a sua sorella Maja che abitava a Quinto, vicino a Firenze. Maja lo suonava insieme a suo fratello, violinista, e a quattro mani con il suo giovane amico Hans-Joachim Staude, pittore e appassionato pianista, che abitava non lontano da Arcetri. Nel 1938 Maja lasciò l’Italia per le leggi razziali andando a Princeton da suo fratello.

Questo probabilmente la salvò, mentre l’altro ramo della famiglia Einstein che stava in Toscana, a San Donato, non fu ugualmente fortunato: la moglie e due delle figlie di Robert Einstein, cugino di Albert, furono uccise dai tedeschi nell’agosto del ’44, e la vicenda è stata descritta nel libro Il Cielo cade.  Il pianoforte fu lasciato da Maja all’amico Staude, padre di Jakob, astrofisico a Heidelberg, e di Angela, moglie di Tiziano Terzani, che l’hanno conservato nella loro casa di Firenze fino al giorno d’oggi. Gli Staude hanno adesso deciso di darlo all’Osservatorio di Arcetri, dove rimarrà per molti anni.

La storia del pianoforte di Einstein è stata scoperta, studiata e comunicata da Francesco Palla, già direttore dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri dell’INAF, deceduto lo scorso gennaio, a cui è dedicata la serata.

Durante la serata del 23 giugno, che si svolgerà presso l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri dell’INAF nell’ambito di Notti d’estate ad Arcetri, gli appuntamenti estivi aperti alla città proposti dall’Osservatorio in collaborazione con l’Associazione Astronomica Amici di Arcetri e da quest’anno inseriti nell’Estate fiorentina 2016, una serie di interventi racconterà la storia del pianoforte. Sarà ricostruito inoltre il milieu culturale delle famiglie tedesche che vivevano in toscana tra le 2 guerre, e si parlerà inoltre dell’impatto dei totalitarismi e della guerra. Un breve concerto a quattro mani sugli spartiti di Maja Einstein concluderà da serata, evocando anche musicalmente quegli anni. Ospiti della serata: la regista Lorenza Mazzenti, l'astrofisico Jakob Staude con il figlio Antonio Staude, la pianista Anna Maria Carpignano e il pianista Ferdinando Masutto.

Programma, informazioni  e prenotazioni su:
http://nottidestate.amicidiarcetri.it/

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