Made in Toscana/ARTICOLO

Il lavoro? In Toscana è smart e innovativo grazie al coworking

Il coworking come stile di vita. Dalla Regione nuovi voucher per liberi professionisti a supporto del lavoro autonomo. Fondi per 400mila euro

/ Redazione
Mar 15 Maggio, 2018
Coworking in Toscana

«La Regione, perseguendo l'obiettivo di crescita del suo territorio, sostiene e supporta l'autoimprenditorialità e il lavoro autonomo attraverso il coworking come stile lavorativo innovativo e smart, che nella condivisione di un ambiente di lavoro stimola e favorisce un'attività di auto imprenditorialità». È con queste parole che Cristina Grieco, assessore a lavoro, formazione e istruzione della Toscana, annuncia nuove risorse e opportunità per chi vuole usufruire di uno spazio di coworking.

Con una nuova delibera (la 483 del 2018) la Regione ha infatti pubblicato l'avviso pubblico per partecipare all'assegnazione degli specifici voucher riservati ai liberi professionisti che intendono usufruire di uno spazio di coworking (mappa). «Con questo intervento ci proponiamo di aiutare concretamente la crescita dei diversi territori attraverso il supporto all'auto imprenditorialità e al lavoro autonomo», aggiunge Grieco. Complessivamente i fondi a disposizione per questa misura ammontano a più di 400mila euro.

Le principali novità? Eccole: un bando a sportello che prevede più scadenze annuali da qui al 2020 per candidarsi; il possesso della partita Iva da non più di dodici mesi da parte del libero professionista che partecipa al bando; l'apertura al target over 40 per l'assegnazione dei voucher. Nello specifico, le scadenze annuali sono dal primo al 31 luglio e dal primo al 31 dicembre (per il 2018); dal primo al 30 aprile e dal primo al 31 dicembre (2019); dal primo al 30 aprile e dal primo al 31 dicembre (2020).

Le risorse del Fondo sociale europeo destinate a questa misura (400.987 euro) sono così ripartite: 187.440 euro per l'esercizio 2018, 105.716 per il 2019 e 107.831 per il 2020. Ciascun voucher ammonterà al massimo a 3.500 euro, di cui 3mila a copertura delle spese di affitto della postazione per un periodo da sei a dodici mesi e 500 euro per la copertura delle spese di viaggio, vitto e alloggio per favorire un'esperienza all'estero nell'ambito di un altro coworking, in altri paesi dell'Unione Europea o in un'altra regione italiana.