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Il Giubileo in Toscana: ecco dove saranno aperte le Porte Sante

Per ottenere l’indulgenza durante l’anno Santo che verrà inaugurato da Papa Francesco l’8 dicembre basterà recarsi in alcune ‘chiese particolari’ di ogni diocesi

/ Federico di Vita
Mar 17 Novembre, 2015
Cattedrale di Massa Marittima

Il Giubileo della Misericordia è un appuntamento “straordinario” e in quanto tale ha dei particolarissimi attributi. Lo stesso Papa Francesco infatti, nella Bolla d’indizione Misericordiae vultus, ha stabilito che sarà possibile ricevere l’indulgenza plenaria in tutte le diocesi. Forse il Papa ha voluto concedere questa possibilità ai fedeli anche in considerazione dell’inaspettata rapidità con cui è stato indetto l’anno giubilare, fatto sta che, seguendo le sue parole, “il Giubileo sarà celebrato a Roma così come nelle Chiese particolari quale segno visibile della comunione di tutta la Chiesa”.

Oltre alle cattedrali di ciascuna diocesi, i vescovi potranno indicare dei Santuari di particolare rilevanza come ‘chiese giubilari’, luoghi nei quali sarà possibile godere di tutti i benefici spirituali concessi solitamente nelle basiliche romane durante gli anni santi. Non resta dunque che scoprire tutte le chiese toscane indicate dai porporati come ‘particolari’ nelle diciotto diocesi che ricalcano fedelmente i confini dell’antico Granducato.

Partiamo da Firenze, oltre a Santa Maria del Fiore nel capoluogo si potrà attraversare (metaforicamente) la porta santa anche nelle basiliche della Santissima Annunziata e in quella dell’Impruneta. Nell’Arcidiocesi di Arezzo Cortona e Sansepolcro il perdono divino scenderà come una diffusa pioggia dorata, le chiese giubilari saranno in questa zona infatti addirittura sette: l’ampio ventaglio di scelta parte dalla Cattedrale dei Santi Pietro e Donato e dalla basilica di San Francesco di Arezzo, passa al Monastero di Camaldoli, al Santuario della Verna, all’Eremo di Monte Casale a San Sepolcro, per arrivare al Santuario di Santa Maria delle Grazie di Calcinaia (a Cortona), alla Collegiata di San Giuliano a Castiglion Fiorentino, e concludersi infine col Santuario della Madonna del Patrocinio a Castelnuovo Berardenga. A Pistoia diversamente ci saranno due porte, la prima sarà quella della cattedrale di San Zeno, la seconda quella del Santuario della Beata Vergine di Valdibrana.

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Più classica la scelta di altre diocesi, che hanno preferito puntare sulla sola cattedrale. Tra queste Siena e Pisa (dove sarà possibile ricevere l’indulgenza in alcune tra la chiese più belle al mondo, è lecito dirlo?), ma lo stesso vale per la diocesi di Fiesole, sui colli alle spalle di Firenze la sola porta santa sarà quella della Cattedrale di San Romolo. Una sola ‘chiesa particolare’ è stata indicata anche a Prato (la cattedrale di Santo Stefano), a San Miniato (nel duomo dedicato a Santa Maria Assunta e San Genesio), a Volterra (in cattedrale), a Massa Carrara (nel duomo dei Santi Piero e Francesco) e a Pescia (nella basilica di Maria Santissima Assunta e San Giovanni Battista). Singolare invece la scelta di Lucca, dove il Giubileo verrà sì inaugurato in duomo ma la porta della Misericordia sarà quella di San Giusto.

Leggermente diversa la politica di alcune diocesi costiere. Quella di Grosseto a dicembre apre solo la porta destra del duomo di San Lorenzo, ma si riserva – nel periodo estivo – di spalancare qualche altro varco salvifico nelle località balneari. Anche Livorno raddoppia la sua quota di santità grazie alla doppietta realizzata dalla Cattedrale di San Francesco e dal Santuario di Montenero. Nella diocesi di Massa Marittima e Piombino, oltre alla meravigliosa cattedrale di San Cerbone a Massa Marittima e alla con-cattedrale di Sant’Antimo a Piombino, troviamo l’unica porta santa isolana di tutta la Regione: quella del duomo di Portoferraio.

Tornando nell’interno scopriamo le due chiese particolari della diocesi di Montepulciano, Chiusi e Pienza: la cattedrale di Santa Maria Assunta di Montepulciano e (solo per il periodo estivo) l’Abbazia di Abbadia San Salvatore. Procedendo verso sud scopriamo quindi che anche al territorio della diocesi di Pitigliano Sovana e Orbetello sarà assicurata una corroborante iniezione di perdono tramite tre chiese individuate dal vescovo come giubilari: parliamo della cattedrale dei Santi Pietro e Paolo di Pitigliano, del Santuario della Presentazione al Monte Argentario e di quello dell’Addolorata al Cerreto di Sorano. Chiudiamo l’offerta giubilare della Toscana con una splendida abbazia, quella di Monte Oliveto Maggiore.