Tra le grandi famiglie fiorentine i Rinuccini, casata legata all’epoca d’oro della mercatura fiorentina, si distinguono non solo per i patrimoni immobiliari nel centro di Firenze – l’antico Palazzo di Via de’ Cimatori e quello in Santo Spirito – ma anche per le grandi residenze di campagna tra le quali l’antico castello di Quona presso Pontassieve, dal quale la famiglia proveniva e la Villa il Rinuccino di Fiesole. Questa villa, ristrutturata dalla famiglia a partire dal XV Secolo, venne recintata e dotata di un giardino seguendo i canoni dell’architettura rinascimentale, che voleva questo spazio arricchito da particolari allegorici e simboli della nuova epoca: di fronte alla villa si trovano aiuole geometriche in bosso, fiori e alberi da frutto e molte statue, mentre nella parte orientale della villa il prato termina vicino ad una loggia usata originariamente come deposito attrezzi. Vicino alla rampa di scale che porta ad una terrazza c’è una bella fontana a muro chiaramente ispirata all’Oceano di Giambologna. La villa è stata proprietà dei Rinuccini fino al 1840, epoca in cui la famiglia si estinse lasciando un immenso patrimonio librario, composto da codici e stampe antiche, all’Archivio di Stato di Firenze, alla Biblioteca laurenziana e alla Biblioteca Magliabechiana.