Il 25 marzo 2016 si spengeva a Roma uno dei più straordinari mattatori comici italiani: l’attore fiorentino Paolo Poli. Interprete versatile, sulfureo, libero, dissacrante e audace Paolo Poli è stato un maestro per il teatro di varietà, combinando a sapienti lazzi e sberleffi una solida cultura che gli consentiva di evitare cadute di stile e cattivo gusto. Attore brillante per vocazione, dalla comicità intelligente e provocatoria, ma sempre con un sottofondo giocoso, come nei suoi famosi ‘en travesti', Poli amava i testi surreali, i lati onirici, il ridicolo del sentimentalismo, l'ironia che smonta e rivela anche quella sotterranea nota malinconica ed esistenziale propria di ogni vero artista.
Le facce multiformi del suo essere artista a tutto tondo verranno mostrate al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino in una mostra, o meglio “un album” che lo ricorderà a poco più di un anno dalla sua scomparsa. La mostra-album è realizzata in collaborazione con Mibact, Comune di Firenze e Maggio Musicale Fiorentino ed è curata dal critico teatrale Rodolfo di Giammarco e dal compositore Andrea Farri, nipote di Poli.
Nel Foyer del Teatro del Maggio saranno esposte le fotografie di scena di tutti gli spettacoli e poi oggetti, scene, addirittura un teatro che calerà dall’alto nell’ ingresso del grande foyer e anche i 586 - tanti sono infatti - aggettivi con cui la stampa ha descritto Poli e che il pubblico potrà riscontrare da sé non solo leggendoli sugli schermi che li mostreranno ma desumendoli, calandosi in quella carrellata storica della sua vita artistica grazie alla grande quantità di immagini, video, oggetti che saranno esposti.
A tracciare il percorso della mostra, dal foyer di platea, nei due corridoi e nel primo piano del foyer di galleria ci saranno 40 monitor, uno per ogni spettacolo che Poli ha realizzato (dal '50 al 2014) in un percorso che copre 64 anni di progetti e attività teatrale. Sugli schermi scorreranno loop di immagini, video, bozzetti di scene di Eugenio Guglielminetti, Anna Anni, Aldo Buti; bozzetti di costumi di Santuzza Calì, Danda Ortona; locandine e poster. Ogni postazione avrà delle cuffie per poter ascoltare la voce di Poli che a volte recita a volte canta a volte descrive lo spettacolo che si sta osservando. Nel foyer saranno poi mostrate alcune delle sue più emblematiche ed enormi scenografie realizzate da Lele Luzzati e Lorenzo Tornabuoni che caleranno dal soffitto del teatro sospese nel vuoto.
La mostra-album si svilupperà anche nel foyer della galleria dove ci sarà un Paolo Poli gigante, proiettato su una volta alta 6 metri e dove verrà ricordato doverosamente anche il Poli cantante, uno dei più grandi interpreti della canzone italiana del ‘900, sia come interprete che come riscopritore/operatore culturale: sarà il sonoro di questo video inedito (tratto dal recital Mezzacoda) a diffondersi in tutto il foyer.
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