Le nuove frontiere della chirurgia, diagnostica e terapia robotica saranno al centro di “Cras”, il workshop internazionale che riunirà i massimi esperti mondiali del settore a Pisa, grazie all’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, che ospiterà l’evento dal 12 al 14 settembre. L’obiettivo è offrire una visione ampia sullo sviluppo delle nuove tecnologie nel campo della chirurgia robotica e di proporre interventi concreti per dare impulso alla ricerca e all’innovazione.
In prima linea l’Istituto di Biorobotica della Sant’Anna che, attraverso il team di ricercatori coordinato dalla docente di bioingegneria Arianna Menciassi, si occupa della realizzazione di dispositivi robotici intelligenti in grado di eseguire procedure mediche e chirurgiche in regime minimamente invasivo, in modo sempre più affidabile e sicuro. “Sono molte le opportunità offerte dalla robotica nel settore della salute – commenta Arianna Menciassi - l’accuratezza, la capacità di processo di informazioni multiple, la destrezza, la realtà aumentata sono solo alcuni esempi di quello che le tecniche robotiche possono apportare al mondo della chirurgia, della diagnostica e della terapia. Ci sono alcuni importanti esempi di successo di robot per chirurgia, ci sono ancora di più esempi di ricerca e di sviluppo, che si affacciano sempre più al mondo della clinica”.
In programma interventi di docenti e ricercatori da tutto il mondo, per affrontare i temi cardini della chirurgia robotica, come la microchirurgia, l’endoscopia robotica, le terapie endoluminali, la terapia chirurgica localizzata, la navigazione chirurgica. Nel corso della tre giorni si terrà anche il primo meeting europeo sul “Da Vinci Research Kit”, la piattaforma di sviluppo di sistemi di chirurgia robotica, messa a disposizione dall’azienda Intuitive Surgical. Sarà un’occasione d’incontro per discutere a livello europeo delle opportuntà offerte dalla teleoperazione chirurgica combinata alle più avanzate tecnologie strumentali, di visione, di ergonomia e di ritorno aptico e per riflettere sull’evoluzione del “Dvrk”, il sistema che punta a sviluppare una piattaforma telerobotica nel campo della medicina e della chirurgia.