Cultura/ARTICOLO

Il documentario su Miles Davis apre il Festival del Film Etnomusicale

Da giovedì 20 a domenica 23 ottobre allo Spazio Alfieri di Firenze 10 film, un'anteprima nazionale e il concerto della capoverdiana Karin Mensah

/ Redazione
Gio 20 Ottobre, 2016
Miles David

Torna a Firenze il Festival del Film Etnomusicale e presenta in una intensa quattro giorni, dal 20 al 23 ottobre allo Spazio Alfieri, il meglio della produzione cinematografica documentaristica sulle culture e le musiche del mondo. In tutto saranno dieci film, tra cui un’anteprima nazionale del film acclamato da pubblico e critica sul noto violoncellista Yo-Yo Ma e i musicisti della Via della Seta. Musica e immagini per calarsi in altri mondi dalla Mongolia all’Etiopia, dalla Thailandia alla Bosnia, dal Paraguay all’Australia e la Cina.

La rassegna si inaugura nel segno della grande musica, a 25 anni dalla morte del genio del jazz Miles Davis, The Sorcerer (lo stregone) che stillava ambrosia anche dal più sgangherato motivetto, sarà proiettato "Miles Ahead" il film di Don Cheadle che mescola finzione e realtà. L’attore di Hotel Rwanda e Crash firma il suo primo lungometraggio di cui è regista e interprete: “Non volevo fare un film su Miles Davis, volevo fare un film che suonasse come Miles Davis”. Dagli anni del successo si passa agli ultimi anni ’70, quando l’artista è in piena crisi creativa, la storia inizia dall’incontro casuale con il giornalista di Rolling Stone interpretato da Ewan Mcgregor che vuole scrivere un articolo su di lui (giovedì 20, ore 21.30).

In prima visione per il Festival (uscirà nelle sale il 24 novembre), sarà il documentario dedicato al noto violoncellista Yo-Yo Ma e al Silk Road Ensemble, uno straordinario collettivo di musicisti di varie nazionalità che si è riunito per celebrare il potere universale della musica. Morgan Neville, il regista, segue i pellegrinaggi di alcuni di questi artisti, oltre a Yo-Yo Ma, Cristina Pato, suonatrice di cornamusa galiziana detta “la Jimi Hendrix della Galizia”, Kinan Azmeh, clarinettista siriano sfuggito alla guerra, Kayhan Kalhor, virtuoso dello strumento tradizionale iraniano kamancheh, costretto ad abbandonare sua moglie e il suo Paese dopo la “rivoluzione verde”, e Wu Man, suonatrice di pi’pa’, considerata una rockstar di livello internazionale. (22/10, h. 21.00).

In chiusura la serata dedicata alla cultura di Capo Verde con la docu-fiction Kontinuasom e a seguire il concerto della capoverdiana Karin Mensah per il progetto “Capo Verde in Jazz” che propone una riscoperta della tradizione musicale dell’isola in chiave jazz e soul senza per questo compromettere la sua originale intensità.

I film sono in lingua originale con sottotitoli in italiano

Biglietti: € 7 intero - € 5 ridotto
Film+concerto 23/10 ore 21: €10 intero - € 8 ridotto
Abbonamento giornaliero: € 10
Proiezioni pomeridiane: ore 17.00 - Proiezioni serali: ore 21 (eccetto 20/10 h. 21.30)

Per informazioni:
http://www.multiculti.it

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