Innovazione/ARTICOLO

Il cristallo toscano diventa digitale con ‘Digital Crystal Manufacturing’

Intervista al maker Piero Fabiani del Fab Lab Contea che ha lavorato in collaborazione con l’azienda toscana Cristalleria Nuova Cev al progetto che ha vinto il bando europeo OpenMaker

/ Costanza Baldini
Mar 13 Marzo, 2018
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Il progetto ‘DCM Digital Crystal Manufacturing’, vincitore del bando europeo OpenMaker unisce le conoscenze e l’esperienza della Cristalleria Nuova Cev azienda toscana leader mondiale nella realizzazione di manufatti in cristallo e dei maker del Fab Lab Contea nel campo della scansione e modellazione 3D. L’idea è quella di sostituire gli stampi realizzati in maniera totalmente artigianale da artisti per le ‘colate’ di cristallo con stampi realizzati in 3D, una nuova tecnologia che lancerebbe l’azienda in un mercato totalmente nuovo.

Come funziona il progetto Digital Crystal Manufacturing?
Vorremmo creare un ‘workflow’ cioè un sistema di lavoro per permettere a tutti di accedere alla possibilità di utilizzare il cristallo come materiale per realizzare qualunque genere di manufatti. Ora come ora il cristallo non è un materiale usato per la realizzazione di modelli in 3D. Con l’azienda Nuova Cev abbiamo stabilito un piano di lavoro per passare da un oggetto realizzato al computer in 3D o da un oggetto già esistente di cui è stata fatta una scansione 3D a un oggetto in cristallo.

Ma non è possibile realizzare un oggetto in cristallo stampandolo con una stampante in 3D, o mi sbaglio?
Esatto! Non è possibile stampare in cristallo, quello che andremo a fare è realizzare una serie di stampi, cioè rivestimenti che daranno poi la forma all’oggetto. Tramite la stampa 3D creeremo delle strutture che costituiranno il ‘negativo’ della colata di cristallo, per fare questo useremo il PLA una bioplastica stampabile in 3D derivata dall’amido di mais. Con questo particolare materiale realizzeremo un fac-simile in plastica dell’oggetto, poi ci sarà una copia in cera e infine l’oggetto in cristallo.

Questa nuova tecnologia da chi sarà usata?
La Cristalleria Nuova Cev era interessata ad entrare nel ‘digital manufacturing’ per avere la possibilità di aprire il loro mercato al mondo moderno e mettere a disposizione degli artisti digitali il cristallo. Attualmente lavorano con grandi aziende come Tiffany, Louis Vuitton che chiedono oggetti in cristallo per esposizione, bottiglie di profumo e realizzano manufatti di qualità altissima.  Attualmente stiamo creando una piattaforma online da cui chiunque potrà scaricare files e anche preventivi in base al volume dell’oggetto e al costo della cassaforma dentro cui andrà colato il cristallo.  I tempi di lavorazione di solito sono molto lunghi perché il cristallo è una materiale pregiato ma fragile, durante il raffreddamento spesso si rompe. Il nostro progetto prevede una metodologia di lavoro sequenziale: si carica il file online, si crea un preventivo con la stima dei costi totali, successivamente Nuova Cev stamperà il modello 3D e andrà a realizzare quello in cera.  

Quali sono in vantaggi di questa nuova tecnologia?
La Nuova Cev di solito usa un artista per realizzare tutti questi procedimenti ma i tempi e soprattutto i costi sono enormi. Invece con la stampa 3D e il modello in cera, l’artista fa solo qualche correzione e può essere subito realizzata la cassaforma per la colata di cristallo. L’azienda entrerà in un mercato nuovo e renderà disponibile ai maker di tutto il mondo la possibilità di usare il cristallo, un materiale costoso e delicato, ancora poco conosciuto e usato.

Avete già iniziato a stampare qualcosa?
La prima parte della sperimentazione prevede di fare dieci stampe con dieci PLA differenti per vedere come variano le caratteristiche dei diversi PLA. Dobbiamo capire quello che viene stampato meglio senza perdere tempo con le stampe sbagliate. Adesso, per esempio, stiamo lavorando alla testa del David di Michelangelo, abbiamo usato la scansione dello Smithsonian Institution. Abbiamo già fatto otto stampe per poterle dare a Nuova Cev che poi inizierà a fare i rivestimenti in silicone per vedere come reagisce il materiale. E’ un processo di lavorazione nuovo sia per noi che per loro. La Nuova Cev ci ha segnalato che spesso nelle colate di cristallo si formano delle spaccature, parlando con gli operai stiamo cercando di capire dov’è il problema e trovare una soluzione per avere una colata ottimale.

Per informazioni:
http://www.nuovacev.it/