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Il 66% delle microimprese chiede prestiti

I dati dell'osservatorio sul credito promosso da Confartiganato Imprese Firenze

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
giovani lavoro
A Firenze due microimprese su tre (66,1%) chiedono prestiti per bisogno di liquidità, e solo una per volontà di investire: è quanto emerge dai risultati 2010 di Cred.Os, l'osservatorio sul credito delle piccole e microimprese promosso da Confartigianato Imprese Firenze. Per oltre un terzo dei casi c'é difformità tra le richieste avanzate alla banca e il loro esito, ovvero richiesta di maggiori garanzie (7,9% del totale delle domande), riduzione dell'importo (7,9%) ed esito negativo (20,2%). Le risposte alle domande arrivano nel 93% dei casi in 30-60 giorni. Gli importi richiesti sono di limitata entità (41.577 euro in media) e secondo Confartigianato sono un rischio contenuto per gli istituti.
Le aziende continuano ad mostrarsi legate alle banche locali (a Banca Cr Firenze nel 34,9% dei casi e alle piccole territoriali, tra cui il sistema delle Bcc, nel 34,3%) optando per i grandi gruppi bancari italiani e le banche nazionali con sede sul territorio regionale solo nel 30,8% dei casi. Il 64% dei micro e piccoli imprenditori ritiene che i costi del credito siano aumentati e il 51,5% ritiene che non siano indicati in maniera chiara e comprensibile se non agli addetti ai lavori. Inoltre, il 54,6% stima che sia più difficile accedere al credito, sebbene il rapporto con la banca si sia mantenuto stabile (né peggiorato, né migliorato) per il 49,3% degli intervistati. Per la presidente di Confartigianato Imprese Firenze, Gianna Scatizzi, "la questione dell'accesso al credito delle piccole e medie imprese artigianali e commerciali rimane irrisolta, nonostante proclami e annunci di buone intenzioni da parte di banche e istituzioni. Occorre invece che gli istituti di credito accompagnino passo passo il percorso di uscita dalla crisi del tessuto imprenditoriale".

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