Altre novità arrivano dal settore della robotica applicata alla salute. Secondo i risultati di una ricerca del Laboratorio congiunto di Bioingegneria della Riabilitazione di Volterra, dal Centro di riabilitazione "Auxilium Vitae" e dall'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, è buona la risposta ottenuta dalla riabilitazione con sistemi robotici, di pazienti colpiti da ictus o affetti da malattie respiratorie.
I risultati saranno presentati da Stefano Mazzoleni, ricercatore della Scuola Superiore Sant’Anna, alla quinta edizione di BioRob, la più importante conferenza a livello internazionale di robotica biomedica e biomeccatronica, in programma per il 2014 a San Paolo (Brasile) dal 12 al 15 agosto.
L’Italia parteciperà all’edizione 2014 con un ristretto gruppo di ricercatori provenienti da importantissimi centri di ricerca e università, ma è particolarmente significativo il contributo del “gruppo pisano e volterrano” alla conferenza promossa dalla “IEEE RAS/EMBS” (Institute of Electrical and Electronics Engineers Robotics and Automation Society/Engineering in Medicine and Biology Society).
Lo studio è stato condotto su pazienti post-ictus in fase subacuta e cronica, attraverso l'analisi di parametri cinematici e di scale di valutazione clinica, e descrive gli effetti della terapia riabilitativa per l'arto superiore mediante il sistema robotico “InMotion2” utilizzato presso l'Unità di riabilitazione neurologica del Centro di riabilitazione "Auxilium Vitae" in termini di riduzione del danno motorio e di miglioramento delle prestazioni motorie. Lo studio è intitolato “Upper limb robot-assisted therapy in subacute and chronic stroke patients: preliminary results on initial exposure based on kinematic measures”. Ne sono coautori Paolo Dario (Scuola Superiore Sant’Anna), Lorenzo Buono (Scuola Superiore Sant’Anna) e Federico Posteraro (attualmente direttore del Dipartimento di riabilitazione, Ospedale Versilia - AUSL12 Viareggio).
Mazzoleni presenterà poi anche i risultati di un altra ricerca il cui obiettivo è stato “analizzare i cambiamenti nell'integrale del segnale elettromiografico del diaframma in pazienti affetti da malattie neuromuscolari. Fuori dal rigoroso linguaggio medico e ingegneristico, i risultati preliminari dimostrano che in tali pazienti la ventilazione meccanica mediante la tecnica detta NAVA è associata a una più elevata attività elettromiografica, se confrontata con la tecnica PSV riferita allo stesso livello di ventilazione e di comfort soggettivo.Questo significa che la tecnica NAVA ha mostrato un miglior accoppiamento tra tempo di inspirazione diaframmatico e quello del ventilatore meccanico, con un vantaggio per i pazienti in termini di comfort e di efficacia dello sforzo.
Lo studio si intitola “Diaphragmatic electromyography analysis during two different mechanical ventilation techniques in patients with neuromuscular diseases” ed è stato effettuato presso il Centro svezzamento e Unità di riabilitazione respiratoria del centro di riabilitazione "Auxilium Vitae". Co-autori dello studio sono Guido Vagheggini (Responsabile del centro di svezzamento e unità di riabilitazione respiratoria, "Auxilium Vitae"), Lorenzo Buono (Scuola Superiore Sant’Anna), Eugenia Panait Vlad (medico "Auxilium Vitae"), Nicolino Ambrosino (Direttore scientifico e Direttore dell'area cardio-respiratoria, "Auxilium Vitae") e Paolo Dario. Sempre durante Biorob 2014 Stefano Mazzoleni è promotore e organizzatore, insieme al collega Rui Loureiro (Aspire Centre for Rehabilitation Engineering and Assistive Technology, University College London) del workshop “Robotics for neuro-rehabilitation: paradigm change for a real technological and clinical breakthrough?”, in programma il 12 agosto all'Università di São Paulo.