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Ibis eremita in pericolo per la caccia: colpiti gli esemplari adulti

Un quarto degli esemplari in volo sopra la Toscana sono stati impallinati, la specie rischia l'estinzione

/ Redazione
Mer 16 Novembre, 2016

La migrazione autunnale degli ibis eremita una specie che si sta cercando di reintrodurre in Europa dopo 4 secoli grazie ai voli guidati dall'uomo deve fare i conti con i cacciatori: un quarto degli esemplari in volo verso la Toscana è stato impallinato. Erano partiti in 17 e il bilancio degli ibis colpiti è salito a 5. Di questi solo due sono ancora in vita. Lo comunica il Parco Natura Viva di Bussolengo (Verona), unico partner italiano del progetto LIFE+ "Reason for hope" per la reintroduzione della specie.

L'ultimo ibis vittima della stagione venatoria è Luna, colpita ieri pomeriggio in Veneto da un unico pallino di piombo. L'esemplare ha riportato una frattura alla tibia e sarà operato. Condividerà la degenza con Thor, ferito a inizio ottobre in provincia di Grosseto. Non sono stati altrettanto fortunati Kato, Enna e Taro, uccisi dalle doppiette. Il bilancio è ancor più pesante perché ad essere colpiti sono esemplari adulti che hanno già "imparato" la rotta della migrazione - grazie al precedente volo guidato dagli uomini - e che quindi sono gli ibis "esperti" che guidano i più giovani dalle aree di riproduzione a nord delle Alpi verso l'area di svernamento in Toscana.

Per Luna le notizie sono positive. "Ci vorranno alcuni mesi di degenza e di immobilità totale, ma speriamo in buone probabilità che la prossima primavera possa riunirsi al gruppo che migra verso l'Austria per la stagione mite", spiega Camillo Sandri, veterinario e direttore tecnico del Parco Natura Viva. Waldrappteam e il parco italiano nelle scorse settimane hanno lanciato una petizione internazionale indirizzata al Parlamento Europeo, all'Arma dei carabinieri, al Ministero dell'Ambiente, al Corpo forestale dello Stato e alle associazioni italiane della caccia perché serrino i controlli contro la caccia illegale e permettano ai ricercatori di continuare a lavorare.