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I giovani toscani? Dormono poco, fumano di più ma 'azzardano' meno

Nella ricerca pubblicata dall'Ars Toscana uno screening dei ragazzi tra i 14 ed i 19 anni, su un campione di oltre 5000 teenager

/ Redazione
Mar 24 Novembre, 2015

Nessun segnale di 'peggioramento' negli ultimi 4 anni, ma alcune cattive abitudini - soprattutto alla guida - restano inalterate, anche se stanno complessivamente bene e la loro salute sembra migliorare anche grazie ad alcuni effetti paradossali della crisi economica. I cinquemila giovani toscani intervistati tra il febbraio ed il maggio 2015 dall'Ars Toscana sono meno giocatori d'azzardo ma continuano a fumare e quasi uno su due si è ubriacato nell'ultimo anno.

“Quello che l’indagine ci consegna è un quadro in cui la salute dei ragazzi toscani non mostra, per ora, segnali di peggioramento - spiega Fabio Voller responsabile dell’indagine di ARS Toscana - anzi al contrario sembra che esistano alcuni cambiamenti, in positivo, strettamente legati alla crisi economica”.

La minore disponibilità di denaro spinge infatti i ragazzi a utilizzare meno i mezzi di locomozione che in passato, con la conseguente riduzione degli incidenti stradali. Si riducono i consumi di tabacco, diminuisce la popolazione in sovrappeso, crolla la percentuale, rispetto alle precedenti rilevazioni, di coloro giocano d’azzardo.

La proporzione di studenti che ha provato a fumare resta invariata (65,9%) rispetto alla prima rilevazione del 2005, mentre aumenta la proporzione di coloro che sviluppano una vera e propria abitudine (si passa dal 19,2% del 2005 al 22,2% del 2015). Rimane immutata la predominanza femminile, con il 23,5% delle ragazze che fuma regolarmente, contro il 21,5% dei maschi.

Crolla in 7 anni l’utilizzo del profilattico. Nonostante l’aumento della diffusione delle malattie a trasmissione sessuale tra i giovani, la comunicazione sui rischi e sull’efficacia dei metodi di prevenzione si è ridotta nel corso degli anni. Anche se il 96,5% dei ragazzi pensa di averne una buona conoscenza, nel 2015 a fronte del 41,6% che dichiara di aver già avuto un rapporto sessuale completo (dato stabile rispetto alle precedenti rilevazioni), si assiste a una riduzione consistente nell’uso del profilattico nella fascia di età 14-19 anni. Dal 2008 al 2011, infatti, la percentuale di chi usa il preservativo si è ridotta dal 65 al 60,1%, e nel 2015 si è fermata al 56,3%.

E il sonno? Poco, per l'età, dato che quasi un terzo del campione dorme meno di 7 ore a notte quando le raccomandazioni suggerirebbero che sotto i 20 anni fossero necessarie quasi otto ore e mezza per notte.

 

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