Salute/ARTICOLO

I giovani propongono progetti di salute per i giovani

Il progetto Ditestamia, negli ultimi anni ha visto centinaia di ragazzi impegnati in progetti su bullismo, alcol, droga, sesso, disturbi alimentari

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Coinvolgere i giovani in pr ogetti di salute rivolti ai loro coetanei. E’ la linea sulla quale la Regione si sta muovendo da tempo, per esempio con il progetto Ditestamia, che negli ultimi anni ha visto centinaia di ragazzi impegnati in progetti su bullismo, alcol, droga, sesso, disturbi alimentari. Va nella stessa direzione la delibera dell’assessore Daniela Scaramuccia approvata nel corso dell’ultima giunta, che prevede azioni di promozione della salute rivolte in gran parte ai giovani, per un investimento totale di 440.000 euro per il 2011.
“L’esperienza ormai pluriennale della Regione Toscana nell’ambito della promozione della salute – dice l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – ha dimostrato come siano molto più efficaci gli interventi in cui i destinatari sono coinvolti in tutte le fasi del progetto, dall’ideazione, alla progettazione, fino all’attuazione. Lo sviluppo delle competenze e l’educazione tra pari sono metodologie che funzionano particolarmente bene quando si tratta di promuovere la salute tra i giovani”.
Queste le azioni destinate ai giovani previste dalla delibera. In ambito scolastico, il progetto “Creatività è salute”, in collaborazione con le Asl, l’Ufficio scolastico regionale e il terzo settore, che utilizzerà le discipline dello spettacolo (musica, cinema, teatro, arte, scrittura, ecc.) come strumento per il benessere psicofisico dei giovani. Sempre in ambito scolastico, partendo dal sito del progetto Ditestamia, la creazione di uno spazio web per la salute dei giovani, da concepire come un campus virtuale online permanente: l’obiettivo è quello di creare uno spazio dove i ragazzi, in completo anonimato, possano esprimersi e parlare liberamente senza alcun timore o pregiudizio, sapendo che dall’altra parte trovano un gruppo di esperti adeguata mente formati che potranno rispondere a tutte le loro domande. In ambito extrascolastico, i servizi sanitari delle Asl non aspetteranno più i ragazzi nelle strutture sanitarie (consultori, ecc.), ma andranno a incontrarli nei luoghi di aggregazione da loro più frequentati, come i centri giovani o le sedi delle associazioni. “In un’ottica di prevenzione – osserva l’assessore – è importante che gli operatori vadano incontro ai giovani fuori dalle sedi deputate. Questo presuppone il superamento di un atteggiamento passivo da parte degli operatori, che spesso accolgono i giovani nelle strutture sanitarie, nel momento in cui si sono già presentati problemi di disagio”. Sempre al di fuori della scuola, si vuole rilanciare e consolidare il progetto “Parole di salute alla tua biblioteca”, in collaborazione con biblioteche comunali e Asl, con la realizzazione di laboratori sulla salute per i giovani.
“Abbiamo fatto tesoro delle idee proposte dai giovani ai campus di Ditestamia – dice l’assessore Scaramuccia – Sono idee che possono senz’altro contribuire a dettare le politiche per la salute e il benessere dei giovani toscani, e possono aiutarci a sviluppare progetti che tengano conto dei loro reali bisogni, e magari valorizzare anche il loro protagonismo”.