Enogastronomia/ARTICOLO

I brigidini di Lamporecchio

Dall'antica tradizione pistoiese un dolce leggero e goloso

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
I brigidini di Lamporecchio
Una chicca della pasticceria toscana arriva, calda, calda da Lamporecchio: è qui che vengono prodotti, secondo l’antica tradizione dalla quale li facciamo risalire, i Brigidini, croccanti cialde dalla forma irregolare costituiti da farina, uova, zucchero, anice o semi di finocchio. Testimonianze della loro comparsa li vedono invenzione delle monache di Santa Brigida, del convento, appunto, di Lamporecchio, che, basandosi sulla preparazione dell’ostia, dettero vita a dolci che oggi sono protagonisti di fiere e sagre di tutta Italia.
Questa è solo una delle tesi che ne narrano la nascita: un’altra li vuole far risalire a dolci svedesi che Santa Brigida, una volta lasciata la Svezia per recarsi a Roma dal Papa, e dopo aver fondato a Pistoia un convento, fece assaggiare alle sue consorelle. Sicuramente, ciò che di certo è dato supporre, è lo stretto legame tra tali dolci e la Chiesa: basti pensare che ancora oggi, per conferirgli la forma a noi nota, si utilizzano le "tenaglie dei brigidini", attrezzi adoperati per creare le Ostie Sacre.

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