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Greenpeace lancia l'allarme: salvate i fondali del Giglio

Anche una lavatrice tra i rifiuti trovati da Greenpeace sui fondali di Cala Cupa. Il sindaco Sergio Ortelli non ci sta: "Noi attenti all'ambiente"

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
fondale-marino
Siamo alla fine della stagione turistica ed ecco che alcuni tra i fondali più preziosi del Santuario dei Cetacei si trasformano in una vera e propria discarica. Di chi sono le oltre 200 bottiglie di plastica trovate ieri dai volontari di Greenpeace insieme ai diver dell'Isola del Giglio? E la lavatrice abbandonata sul fondo del mare?
L'isola del Giglio è uno dei siti più importanti per immersioni in Italia: praterie di posidonia, meravigliose gorgonie e coloratissime spugne rendono la zona un vero e proprio patrimonio naturale.
Purtroppo, nonostante si trovi nell'area protetta del Santuario, non vi sono regole specifiche contro l'inquinamento, nessuna misura per limitare il traffico marittimo nelle zone più sensibili o controlli per evitare l'abbandono di rifiuti dalle imbarcazioni. E i ritrovamenti di ieri confermano il problema. E mentre il degrado aumenta, i cetacei nel santuario diminuiscono sempre più.
Il prossimo mese saranno passati dieci anni dalla legge con cui l'Italia sanciva la creazione del Santuario dei Cetacei. "È ora che il Ministero dell'Ambiente, insieme alle Regioni che si affacciano sull'area - esorta Greenpeace- metta in atto un preciso piano di gestione per tutelare l'ambiente e gli interessi delle comunità locali, come quella del Giglio, che basa gran parte della propria economia su queste ricchezze".

"L’amministrazione comunale dell’Isola del Giglio è da anni impegnata in tema di politiche ambientali con una particolare attenzione proprio alla pulizia dei fondali, anche attraverso eventi dedicati come “Le giornate ecologiche” che più volte nel corso dell’anno vengono puntualmente organizzate. Un’attenzione particolare perché la pulizia del mare non può che essere una delle nostre priorità. In queste iniziative così come in quelle realizzate su tutto il territorio che riguardano la pulizia anche degli oltre 50 km di sentieristica, la comunità dell’Isola del Giglio crede e punta con convinzione perché l’ambiente è la sua risorsa principale - dichiara il sindaco Sergio Ortelli- Mentre non saranno davvero i progetti sbagliati come quelli istituiti sull’Isola di Giannutri a far conseguire quei risultati a cui tutti noi vogliamo arrivare da sempre; e cioè mantenere l’ambiente e il territorio marino ai massimi livelli qualitativi così come al Giglio è sempre stato. Dispiace con rammarico constatare come l’isolata iniziativa di Greenpeace sappia di forte strumentalizzazione. D’altra parte, come ormai da tempo ripetiamo, la creazione del Parco mira alla nascita di progetti e azioni che non vanno nella direzione auspicata della tutela, e in modo particolare quelli previsti dalla Legge quadro 394, che perfino associazioni ambientaliste di recente hanno dichiarato di voler rivisitare perché inadeguate alle peculiarità insulari. Ciò che, invece, registriamo per la stagione in corso è un quasi totale apprezzamento da parte delle migliaia di turisti e dei residenti per le iniziative ambientali che hanno cominciato a dare i loro frutti e che sono il vero termometro della bontà e dell’adeguatezza delle attività necessarie per ottenere risultati che durano nel tempo e che hanno fatto del Giglio una delle  mete più ambite al mondo. Dispiace che Greenpeace si elevi a unico paladino della difesa dell’ambiente laddove la comunità gigliese ha saputo dimostrare nel tempo la validità delle azioni intraprese, mentre saremmo molto più felici se invece del sensazionalismo si entrasse nel merito delle questioni".


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