Ambiente/ARTICOLO

'Green energy' star del Festival dell'Energia

Le energie alternative al centro della seconda giornata della kermesse. In Italia è boom del fotovoltaico, bene anche il solare. In Toscana nasce il distretto tecnologico delle rinnovabili

/ Mariangela Della Monica
Mar 10 Dicembre, 2013
Palazzo_Medici_Riccardi festival energia
La seconda giornata al Festival dell’Energia si è aperta con l'incontro tra manager creativi nello stand di Piazza della Repubblica. Al dibattito è intervenuto, tra gli altri anche Mauro Moretti, amministratore delegato di FS. Moretti ha parlato dell'importanza della ricerca applicata all'innovazione, e ha invitato i manager italiani a dare fiducia ai giovani e alle loro idee. L'incontro ha fornito anche l'opportunità di fare il punto sui lavori dell'AV nel capoluogo toscano. “Se tutto procede come ci aspettiamo, a breve Firenze avrà una nuova infrastruttura che le permetterà di guardare al futuro come una città ad alta capacità di attrazione”, ha detto Moretti. Subito dopo, incalzato dai giornalisti che chiedevano il suo parere sul manifesto per salvare l'Italia lanciato ieri dalla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, ha dichiarato: “Sono convinto che questo paese deve riuscire da un lato a ripianare i propri conti tagliando la spesa e poi bisogna investire per il futuro e i pochi soldi che si hanno bisogna investirli soprattutto nei campi che radichino il nostro paese nel settore industriale. Senza industria non si va da nessuna parte".

La mattinata è proseguita in Palazzo Medici Riccardi, nel convegno a cura di APER, l'associazione che riunisce i produttori di energia da fonti rinnovabili. Agostino Re Rebaudengo, presidente Aper, ha fornito i dati del rapporto sulle rinnovabili 2010-11 (scaricabile in allegato). Il quadro che ne viene fuori e quello di un'Italia sensibile alle tematiche energetiche, in crescita in molti settori tra cui, quello che ha fatto segnato un vero e proprio boom è stato il fotovoltaico, passato da 3.500 GW istallati agli attuali 10.900.
Dopo il referendum del giugno scorso gli obiettivi di Europa 20-20-20 sono però diventate più difficili da raggiungere: la percentuale che si ipotizzava venisse prodotta dal nucleare deve ora trovare copertura attraverso una maggiore produzione da fonte rinnovabile. Riuscire quindi nel 2020 a produrre 150 TWh di energia elettrica da fonte rinnovabile (il 40% del totale), rappresenta una sfida molto ambiziosa per il nostro Paese e una grande opportunità di sviluppo e occupazione.

Positivo anche il parere di Legambiente. Accantonata per sempre l'ipotesi nucleare, l'Italia sta percorrendo la strada giusta. I maggiori investimenti riguardano il solare e il fotovoltaico. E la Toscana? Per Edoardo Zanchini, responsabile nazionale energia di Legambiente, la nostra regione sta facendo bene. Se riuscisse a puntare di più sulla riqualificazione edilizia e sulla mobilità sostenibile, darebbe un grande impulso alle rinnovabili e a tutto l’indotto.

Il pomeriggio è proseguito con l'incontro "Un futuro rinnovabile", a cura della Regione Toscana, presso l'auditorium Folco Portinari. Tra i relatori è intervenuta l'assessore regionale Anna Rita Bramerini. La Toscana, da sempre attenta ai temi ambientali, paesaggisti e legati alla sostenibilità, ha stimolato la nascita di un distretto tecnologico delle energie rinnovabili e della green economy a cui hanno già aderito 150 imprese. La Toscana- ha concluso l’assessore  – , ha fatto scelte precise: puntare sulle energie rinnovabili facendo propria la sfida europea. Risparmio energetico, efficienza e diffusione delle rinnovabili sono la scelta del presente, rinunciando al nucleare e favorendo la green economy. Ma con il nuovo distretto delle rinnovabili, un network che forse per la prima volta in Toscana favorisce punti di incontro tra il mondo della ricerca e il sistema delle imprese, stiamo aprendo una grande porta sul futuro. Un esempio: il settore geotermico, peculiarità tutta toscana e che è conosciuta per lo sfruttamento industriale da parte di Enel. Il nostro obiettivo è far crescere l’imprenditoria toscana attorno allo sfruttamento della geotermia a bassa e media entalpia, compatibilmente con le caratteristiche del territorio, in modo da sviluppare competenze e professionalità attorno alla filiera del calore”.

Nell'immagine i veicoli della flotta "Verde Dentro" portati al Festival dell'Energia da Repower.