Made in Toscana/ARTICOLO

Grande apertura per Pitti 90: Firenze capitale della moda internazionale

1200 collezioni, 20mila buyers da tutto il mondo, eventi speciali e tutte le tendenze più all'avanguardia in scena al salone fiorentino

/ Ilaria Giannini
Mar 14 Giugno, 2016

Novant’anni di vita e un’edizione da record dedicata ai numeri fortunati per Pitti Uomo, il salone della moda internazionale di Firenze che si è aperto oggi alla Fortezza da Basso con oltre 1200 collezioni e 20mila buyers attesi da tutto il mondo. Tanti gli eventi straordinari in programma, a partire dalla mostra fotografica dedicata a Karl Lagerfeld a Palazzo Pitti fino alla sfilata di Raf Simons, stilista innovatore ed ex direttore creativo di Dior, mentre l’ospite d’onore è Gosha Rubchinskiy, designer russo che coniuga l’estetica post unione sovietica con le influenze del mondo del cinema.

Firenze si conferma così una delle capitali della moda italiana: il sindaco Dario Nardella ha inaugurato il salone con l’impegno ad aprire presto in città un polo di formazione per i giovani talenti. "Oggi lancerò il progetto di creare a Firenze un hub per la formazione della moda – ha spiegato Nardella – abbiamo bisogno in Italia di giovani che sappiano tenere in mano ago e filo, di giovani che imparino la professioni non solo designer ma artigiani e ragazzi capaci di fabbricare un prototipo, trasformare idee in prodotti. L' hub di Firenze seguirà tuta la moda italiana e metterà insieme il meglio che abbiamo nel campo della formazione come il Polimoda. Abbiamo già individuato due location, una può essere l'ex meccanotessile, oppure le murate, il vecchio carcere".

Pitti come sempre è l’occasione per fare il punto sul settore: il 2015 è stato un anno positivo anche se in decelerazione per la moda maschile italiana, che è cresciuta grazie soprattutto grazie all’export, in aumento del 2,3% che ha superato i 5,3 miliardi di euro, mentre le vendite sul mercato interno sono diminuite.

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Tantissime le anteprime presentate a Pitti, come l’orologio Drive di Cartier e il percorso alla scoperta del denim del futuro e delle nuove tecnologie proposto da Isko, senza dimenticare le novità più originali come la scarpa profumata lanciata da Alberto Fasciani, realizzata con lavorazioni naturali e nelk rispetto dell’ambiente, ma anche i mocassini di Tornese Firenze ispitati ai quadri di Jackson Pollock e dipinti a mano con la stessa tecnica dal pittore francese Bernard Guillot e la giacca.
La nuova collezione di Brunello Cucinelli, lo stilista-filosofo detto "Re del cachemire", trasforma la pelle in cachemire, con un guardaroba dove l'eleganza sartoriale è in dialogo con elementi dello stile informale, mentre Lardini lancia la Sahara city: una giacca/sopra giacca intelata secondo le regole della sartoria e realizzata in telone nattè dal francese "cesto", perché intrecciato come i canestri, ma in cotone e seta.