Dalla prossima primavera l’isola di Gorgona tornerà visitabile. La fruizione di uno dei gioielli del Parco dell’Arcipelago Toscano tornerà possibile grazie al protocollo d’intesa che verrà firmato a Livorno domattina tra Comune, Ente Parco e la Direzione del Carcere di Livorno, proprio per consentire nuovamente l’accesso a scopo turistico e naturalistico dell’isola. Gorgona è infatti al giorno d’oggi l’ultima delle ‘isole carceri’ italiane.
Abitata sin dal Neolitico, Gorgona è stata frequentata anche dagli Etruschi e dai Romani. Viene citata nel XXXIII canto dell’Inferno da Dante Alighieri insieme all’isola di Capraia. Dal ‘400 passa sotto il controllo di Firenze, ma era considerata insicura a causa delle frequenti incursioni barbaresche. Nell’800 Gorgona venne popolata da alcune famiglie provenienti dalla Lucchesia, che una volta resesi conto della sostanziale impossibilità di coltivare l’isola si specializzarono nella pesca e produzione di acciughe salate. Da quelle famiglie discendono i pochi abitanti odierni, 67 residenti di cui solo 7 abitano ancora stabilmente l’antico borgo di pescatori. Dal 1869 sull’isola è stata installata una colonia penale ancora attiva.
Con la firma del protocollo, che si terrà nel Palazzo comunale, le parti “si impegnano ad adottare misure organizzative atte a coordinare la fruizione turistico-naturalistica dell’isola carcere di Gorgona e consentirne l’apertura già dalla prossima stagione primaverile”.