Cultura/ARTICOLO

Gli ultimi Vespucci: una storia avvincente a Greve in Chianti

Il libro di Italo Baldini riporta alla luce una storia che segue i discendenti del grande esploratore fino in Toscana

/ Costanza Baldini
Lun 8 Febbraio, 2016
Gli ultimi Vespucci

Se avete passeggiato nella bellissima piazza dalla forma "a baccalà" di Greve in Chianti non avrete potuto evitare di imbattervi nella statua di Giovanni da Verrazzano, il navigatore grevigiano che scopri nel '500 la baia di New York. Da Verrazzano è diventato celebre per essere stato il primo europeo a giungere sulle coste del Nord America. In pochi però immaginano che sempre a Greve in Chianti si lega il destino di una famiglia che ha dato i natali a un altro grande esploratore: Amerigo Vespucci.

A ricostruire la storia dell'ultima generazione dei Vespucci è stato recentemente lo storico Italo Baldini nel volume "Gli ultimi Vespucci. Il crepuscolo di una famiglia fiorentina nell’Ottocento" edito da Hollitzer e realizzato grazie al finanziamento dello Studium Fæsolanum, che racconta la storia della famiglia narrando le vicende dell'ultima generazione: dalla nascita di Elena, nel 1804, alla morte di Ameriga, nel 1910.

"Lo spunto per il libro - ha raccontato Italo Baldini - nacque in seguito alla prima edizione del Vespucci Day, che ebbe luogo a Greve in Chianti il 18 maggio 2013 e in occasione del quale fui uno dei relatori. Cesare Vespucci aveva acquistato vari immobili nel castello di Montefioralle. Qui morì nel 1875 e i suoi beni furono venduti dalla figlia e dalle sorelle nel 1885. Cesare venne sepolto nel piccolo cimitero del castello e fu dimenticato da tutti. Nel 1954 il Comune di Greve in Chianti decise di fare un po’ di spazio in un "quadrato", occupato ancora dalle tombe del secolo precedente. Grande fu la sorpresa quando, in mezzo alle altre, tra erbacce e rovi, venne "scoperta" la tomba dell'ultimo Vespucci, della quale nessuno sapeva, o meglio, ricordava più nulla".

"La ricerca mi ha occupato per due anni e mezzo e la fortuna ha voluto che abbia ritrovato l'archivio della famiglia Vespucci, riguardante il secolo XIX. Si trova a Jesi, nelle Marche, in quanto una Vespucci sposò il marchese Antonio Colocci, appartenente alla famiglia più ricca ed in vista di questa città. La famiglia si è estinta e tutte le carte dei Colocci-Vespucci sono oggi conservate presso la biblioteca Planettiana di quella cittadina".

La saga familiare dei Vespucci non ha niente da invidiare a una moderna serie tv, piena di colpi di scena e personaggi dalla spiccata personalità." Cesare Vespucci, ultimo nato di quella famiglia nel 1822, ed unico maschio con cinque sorelle, ebbe una travagliata infanzia in quanto gli morirono i genitori dopo pochi anni dalla nascita. - racconta Baldini - Il suo tutore in combutta con il parente più prossimo affidatario di tutti i beni familiari dilapidarono tutto il patrimonio familiare. Dopo un breve periodo militare trascorso tra i lanceri, venne assunto al ministero delle Finanze del Granducato della Toscana quale impiegato del Lotto. Si sposò ma non ebbe figli salvo una figlia ma di secondo letto. Dopo vari anni fu accusato di truffa, venne arrestato e rimase alle Murate per 26 mesi in attesa del processo che, giunto alla conclusione, lo vide assolto con formula piena. Successivamente con gli arretrati di oltre due anni del suo stipendio, con l'eredità della sorella Elena nel mentre deceduta e con la chiusura della sua seconda attività lavorativa come antiquario, riuscì ad acquisire i beni di Montefioralle e a chiudere la sua esistenza in tranquillità, in campagna".

Un altro elemento di spicco della famiglia è Elena Vespucci. "Il vero "maschio" della famiglia fu la primogenita Elena (1804-1866), appassionata, viaggiatrice, dal temperamento combattivo e anticonformista, dai molti amanti, e con un segreto: una figlia naturale. Fuggendo al suo passato sotto il nome di contessa America Vespucci, ebbe modo di conoscere, frequentare e farsi amica di politici, diplomatici, nobili e artisti del Vecchio e Nuovo mondo, dal presidente degli Stati Uniti Martin Van Buren ad Arthur Wellesley secondo duca di Wellington, dal conte d'Orsay alla contessa Apponyi, da Mercedes de Merlin a James Gordon Bennett senior, solo per citarne alcuni. Trascorse circa la metà della sua vita fuori dall'Italia: venti anni nelle Americhe e dieci in Europa. Elena ha viaggiato in lungo e in largo per il mondo molto più del suo celebre antenato e per mare quasi sempre con navi a vela, gli stessi mezzi (anche se di stazza ben maggiore) che poco più di trecento anni prima aveva utilizzato Amerigo".

Il castello di  Verrazzano e quello di Montefioralle si trovano entrambi nel comune di Greve in Chianti e distano tra loro in  linea d'aria meno di tre chilometri, circa alla stessa altitudine. Si può quindi dire che Greve ha visto la nascita del primo Verrazzano e la morte dell'ultimo Vespucci. La volontà del comune di Greve Chianti è adesso quella di attuare un intervento di riqualificazione del borgo di Montefioralle. L'investimento di circa 400 mila euro grazie al contributo dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze vedrà interventi alle mura e al castello che ha più di mille anni di storia e ha ospitato oltre ai Vespucci alcune delle più importanti famiglie toscane come i Ricasoli, i Benci di Figline e i Gherardini.

Potete trovare il libro di Italo Baldini "Gli ultimi Vespucci" a questo link.