Ambasciatori non solo dell’immagine della Toscana o del buon vivere all’italiana ma anche dell’enogastronomia di qualità, è questo l’auspicio che parte da Ribolla, piccola frazione della campagna maremmana a qualche chilometro da Roccastrada, in occasione della conclusione della due giorni regionale dedicata ai Toscani all’estero. Ambasciatori sì ma anche “controllori” delle produzioni tipiche locali perché è importante che queste siano prodotte e trasformate nelle terre della nostra regione. E’ quanto emerso dal convegno promosso dal Comune di Roccastrada tenutosi domenica 4 settembre alla presenza delle istituzioni locali, un momento di incontro per discutere della difesa dei marchi di qualità.
“Sigle come Doc, Docg o Igt dicono poco all’estero ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Gianni Salvadori – Dobbiamo fare sistema, altrimenti la battaglia è persa e si creano solo piccole nicchie che non servono all’economia della regione. Serve un marchio ombrello toscano – ha spiegato l’assessore - che non azzeri Doc e Docg certo, ma capace di vincere i mille campanili e le mille guerre toscane. Soprattutto, aggiunge, vanno tracciati i prodotti nell’etichetta".
E quello della tracciabilità delle produzioni è stato uno dei temi principali affrontato nel corso della mattinata, visto che purtroppo i dati, le statistiche e i numeri ci rivelano che un terzo dei prodotti italiani venduti in tutto il mondo italiano “non è”. Perché se una materia prima arriva in Italia o in Toscana dall’estero e viene trasformata nei nostri territori, diventa un nostro prodotto, seppur senza la qualità delle produzioni Made in Italy. E allora la questione della tracciabilità, secondo le istituzioni al tavolo del convegno di Ribolla diventa prioritaria. “Una vera e propria sfida culturale – come l’ha definita Salvadori” al quale hanno fatto eco le parole del presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras - “Abbiamo l’obbligo di curare la produzione di qualità e la qualità di un cibo non è solo gusto e sapore ma uno stile di vita”.
Qualità della vita toscana ma anche dell’accoglienza. Ed è con questo che l’assessore regionale Salvadori ha voluto concludere il convegno sui marchi di qualità agroalimentare, inserito all’interno dell’ottava giornata dei Toscani nel mondo. L’integrazione è infatti un tema fortemente sentito dall’ex assessore al sociale della Giunta Martini, il “padre” della legge regionale sull’immigrazione toscana. “Da terra di emigranti, da cui oggi emigrano per lo più solo i migliori cervelli, la Toscana è diventata terra di immigrazione – ha chiosato Salvadori - Non vorrei che gli immigranti subissero il razzismo che tanti toscani che sono partiti hanno subito. Ma la Toscana non è terra di xenofobia ma d’ accoglienza e di questo – ha concluso l’assessore - fatevi davvero sinceri ambasciatori”.
Attualità /ARTICOLO
Gli ambasciatori dell’enogastronomia di qualitÃ
A Roccastrada un convegno sulla difesa dei marchi agrolimentari made in Tuscany nel corso della conclusione dell'8a Giornata dei Toscani all'estero. L'assessore regionale Salvadori "Toscana terra d'accoglienza e d'immigrazione, Toscani nel mondo fatevi di questo sinceri ambasciatori"

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