Viaggi/ARTICOLO

Gita di primavera a Buonconvento uno dei borghi più belli d'Italia

Un itinerario pensato per chi si troverà all'Eroica, dal 28 aprile al 1 maggio prossimi, per la cicloturistica d'epoca su strade bianche. Dall'arte ai sapori, passando per le curiosità sulla storia di una "comunità felice"

/ Redazione
Mer 20 Aprile, 2016
Buonconvento

Buonconvento, quando la bellezza fa rima con felicità: a rivelarlo è il nome stesso del borgo senese che deriva dal latino bonus conventus ossia "comunità felice", "fortunata". Fortunata per la terra buona e fertile, per la vicinanza ai fiumi Arbia e Ombrone e per la posizione strategica lungo la Via Francigena.

Una felicità diffusa che continua a regnare ancor oggi, in un luogo contaminato di paesaggi suggestivi, di prodotti tipici di qualità e di una storia che si ritrova camminando tra le vie lastricate del paese, uno gioello racchiuso da mura trecentesche che da secoli lo proteggono. 

Da vedere - Passeggiare per le strade di Buonconvento è come rientrare in contatto con la parte più vera del mondo. Qui si respirano i ritmi lenti della vita di campagna, si tornano a scoprire i suoni di una natura che ha tanto da raccontare. La strada principale del borgo, dove si alternano chiese ed edifici storici del borgo, tipici ristorantini e trattorie dove gustare le prelibatezze locali, è Via Soccini, che taglia in due la cinta muraria da nord a sud. E' considerata la via "nobile" di Buonconvento, quella dove si trovano i palazzi del potere, a partire dal Palazzo Podestarile, con la sua torre civica risalente al XIV secolo e la facciata che richiama agli antichi podestà con 25 stemmi. Seguono il Palazzo Comunale e l'imponente Palazzo Taja, risalente al Settecento, Palazzo Borghesi e poi ancora Palazzo del Glorione che - nel corso della sua storia - fu trasformato dallo Spedale di  Santa Maria della Scala in ospedale e un ospizio, per i pellegrini della Via Francigena. Il borgo offre poi anche degli splendidi esempi di liberty, un'eccezione trovare palazzi con questo stile nelle zone di campagna, cosa che rende ancora più particolare l'architettura di alcuni edifici del paese e dei loro interni arricchiti da raffinate decorazioni floreali o da vetrate di deliziosi giochi cromatici. Tra questi ci sono Palazzo Ricci-Socini, Palazzo Farnetani, la palazzina Sensi, d’ispirazione coppedé, e la palazzina Castellani Bettarini.


Chiese e Musei - Tra gli edifici religiosi da vedere c'è anche la Chiesa di S. Pietro e Paolo, qui si dice che sia morto Arrigo VII imperatore del Sacro Romano Impero nel lontano 1313. Al suo interno custodisce opere pittoriche di scuola senese, tra le quali una tavola dipinta raffigurante la Madonna col Bambino di Matteo di Giovanni del secolo XV, una tavola dipinta di Pietro di Francesco Orioli del XV secolo e un affresco di Sano di Pietro del XV secolo raffigurante l’incoronazione della Madonna. E' possibile invece fare un passo indietro nel tempo visitando il Museo della mezzadria senese, che offre uno spaccato sulla vita e la quotidianità agricola del passato, il Museo d’arte sacra della Val d’Arbia, che raccoglie le testimonianze religiose e artistiche del territorio e l’Oratorio della Confraternita della Misericordia, che custodisce ancora gli elementi di arredo dei confratelli del XVI secolo.

Sapori di Buonconvento - Un popolo felice, come dice lo stesso nome di Buonconvento, è un popolo che raccoglie i frutti della propria terra e quest'ultima è stata molto generosa con il borgo senese, uno tra i più belli d'Italia. Qui si producono il bianco Val d'Arbia, l'Orcia rosso e bianco  e i relativi vinsanti. Le Crete senesi sono poi note per i preziosi tartufi bianchi e per la carne, la chianina e la cinta senese. I ristoranti della zona offrono menu con piatti della tradizione, tra cui i pici con le briciole, i tagliolini in passato di ceci e le pappardelle al sugo di lepre. Coloro che prenderanno parte all'Eroica Primavera, la corsa cicloturistica su strade bianche in programma dal 28 aprile al 1 maggio, avranno così modo gustare le migliori ricette del borgo e non sentirsi in colpa, avranno tutta la giornata per consumare, pedalando, le energie accumulate  con qualche peccato di gola.