Le sepolture sono state risanate, i resti della coppia sono stati oggetto di studi e deposti in casse idonee della ditta Ofisa di Firenze. Questi i risultati dell’ispezione alla sepoltura di Giovanni de’ Medici, detto dalle Bande Nere, ‘capostipite’ del ramo granducale mediceo, che dal 19 novembre si è protratta fino al 10 dicembre 2012. La ricerca è stata finanziata dalla Società italiana di ortopedia e traumatologia, facente capo al professor Gino Fornaciari e sostenuta dal Dipartimento Radiologico dell’area fiorentina, diretto dal dottor Ilario Menchi.
E’ stato riaperto il vano sepolcrale di Giovanni dalle Bande Nere e di sua moglie, Maria Salviati - rispettivamente padre e madre di Cosimo I de’ Medici, primo granduca di Toscana - nella cripta del Museo delle Cappelle Medicee. Le due sepolture, già ispezionate nel 1945, furono danneggiate dall’alluvione dell’Arno del 1966. Necessitavano di una revisione conservativa.
I lavori sono stati diretti dalla Sovrintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale di Firenze, e seguiti per competenza dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. I lavori, diretti da Andrea Niccolai, hanno previsto il sollevamento del grosso macigno che copriva il vano funebre.
Dentro c’erano le casse di zinco contenenti i resti ossei del condottiero mediceo e di sua moglie. Nella cassa di Giovanni dalle Bande Nere sono state trovate due targhe metalliche e un sorta di provetta in vetro contenente una carta arrotolata con gli scritti relativi all’ispezione del 1945. Lo stesso oggetto era nella cassa di Maria Salviati, il cui scheletro era in condizioni peggiori per la presenza di acqua sul fondo. Tutte le fotografie relative all’ispezione sono scaricabili dall’area stampa: www.polomuseale.firenze.it/areastampa/accesso.php.
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Giovanni de' Medici Riaperto il sepolcro
I risultati dell'Ispezione alla sepoltura finanziati dalla Società italiana di ortopedia e traumatologia

giovanni dalle bande nere