E' stato illustrato dal presidente Enrico Rossi il terzo capitolo di Giovanni Sì, il progetto della Regione Toscana nato per ridare futuro ai giovani sulla base del merito nello studio e nell’attività lavorativa. All’ottimo avvio del capitolo tirocini -sono state, infatti, oltre 700 le imprese toscane che hanno dato la loro disponibilità ad entrare nel progetto- è seguito il successo del programma legato al Servizio Civile: da 700 domande del 2010 ne sono state raccolte già 2000 nel corso di quest'anno. E parte oggi la terza tranche del progetto Giovani Sì: il capitolo casa. E' stata infatti approvata dalla giunta regionale la delibera che dà il via al pacchetto di interventi per complessivi 45 milioni di euro, da erogare nel triennio 2011-2013, per aiutare i giovani che vivono in Toscana a pagare l’affitto e a lasciare la famiglia.
“Quando abbiamo lanciato il progetto Giovani Sì molti erano scettici. Parole, promesse, dicevano. E invece il progetto va avanti e dopo la misura sui tirocini, su cui continuiamo a lavorare, oggi lanciamo quella per la casa, perché i giovani che vogliono lasciare la casa dei genitori possano conquistare le loro autonomia”.Ha dichiarato il presidente Rossi.
Ai primi di novembre verrà aperto il bando per l’assegnazione della prima tranche di 15 milioni di euro. L’intervento è diretto ai giovani in età compresa tra i 25 ed i 34 anni (con priorità per la fascia 30-34 anni), residenti in Toscana da almeno 5 anni presso il nucleo familiare di origine, con reddito irpef inferiore ai 35.000 euro e provenienti da un nucleo familiare di origine con un reddito Isee non superiore a 40 mila euro. La Regione ha stimato che la somma stanziata permetterà di erogare contributi ad almeno 10 mila soggetti o nuclei familiari.
E’ previsto un contributo variabile da 1.800 a 4.200 euro all’anno (da un minimo di 150 ad un massimo di 350 euro al mese) a seconda delle fasce di reddito e tenendo conto della presenza e del numero di figli. I fondi verranno distribuiti a chi contrae un regolare contratto di affitto, non transitorio, nel territorio toscano, singolarmente o in qualunque forma di convivenza e con priorità per le coppie con figli. La durata massima del finanziamento è di tre anni.
“A differenza di altri paesi europei, a cui questa misura e tutto il progetto Giovani Sì è ispirato, l’Italia non ha un welfare per i giovani. Noi cerchiamo di costruirlo, anche in un momento finanziariamente difficile, stanziano soldi per i tirocini retribuiti (presto incontreremo anche gli ordini professionali e l’università), per il diritto allo studio universitario, raddoppiando i posti per il servizio civile. Dopo la misura per la casa attiveremo – ha concluso il presidente Rossi – anche Fare impresa, per i giovani che vorranno scommettere sulla propria capacità imprenditoriale e su progetti formativi in Italia e all’estero”.
La delibera della giunta regionale, i requisiti e tanti altri approfondimenti sul progetto sono pubblicati sul sito www.giovanisi.it
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Giovani Sì: dalla Regione 45 mln per "mettere su casa"
Ai primi di novembre verrà aperto il bando per l'ottenimento di contributi per l'affitto diretto ai giovani tra i 25 e i 34 anni

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