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Giovani e alta formazione all'estero: voucher per master e dottorati

Grazie al progetto di Giovanisì della Regione Toscana, saranno finanziati 600 mila euro per garantire dei corsi di perfezionamento a ragazzi under 35.

/ Redazione
Mer 20 Luglio, 2016
giovani

Sono ben 600 mila euro le risorse destinate al finanziamento di voucher per l’alta formazione all’estero che la Regione Toscana ha deciso di investire per perfezionare i corsi di studi e offrire opportunità di crescita culturale.

Questa iniziativa pensata per l’anno accademico 2016-2017, finanziata sul Programma operativo regionale del Fondo sociale europeo 2014-2020 nell'ambito del progetto Giovanisì, è rivolta a giovani laureati under 35 che abbiano ottenuto la preammissione a un master o a un dottorato di ricerca presso università straniere.

La delibera ha definito gli elementi essenziali dei due distinti bandi, uno per i master e uno per i dottorati, che saranno pubblicati entro luglio. In particolare, per i master saranno destinati complessivamente 460 mila euro, mentre per i dottorati di ricerca 140 mila.

I giovani laureati destinatari dei voucher dovranno essere residenti in Toscana, avere meno di 35 anni e non aver fruito di voucher regionali con i precedenti bandi (2013 e 2015).

I corsi, cui si dovrà aver ottenuto la preammissione, dovranno avere durata annuale o comunque rilasciare almeno 60 ECTS, essere full time e iniziare fra il primo luglio 2016 e il 30 aprile 2017 per concludersi con il rilascio del titolo entro il 30 aprile 2019 (master) o entro il 30 aprile 2021 (dottorato).

L'importo massimo che può essere richiesto è di 14 mila euro per il master annuale, 17 mila per il master biennale, 20 mila per il dottorato. I costi rimborsati saranno quelli dell'iscrizione, le spese accessorie di soggiorno come viaggio e alloggio.

"L'apertura internazionale è un fattore indispensabile di arricchimento del nostro capitale umano - spiega la viceopresidente Monica Barni - e mai come in questa fase è importante mantenere la barra ferma in questa direzione, perché il futuro dei giovani e lo sviluppo del nostro paese non possono fare a meno di una dimensione europea e sovranazionale della formazione, in particolare della formazione qualificata e della ricerca. E' per questo che anche quest'anno abbiamo deciso di finanziare questo strumento, nell'ambito del programma Giovanisì. Anche dallo scambio di esperienze e conoscenze e dall'intreccio fra culture diverse possono venire stimoli per aumentare la qualita' del lavoro e la competitivita' del sistema economico''.