Ricordare le vittime innocenti della follia nazista e vigilare contro il ritorno delle ideologie razziste. Questo il messaggio lanciato oggi a Firenze dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, a margine della seduta solenne del Consiglio regionale per il Giorno della memoria.
"Noi dobbiamo ricordare, perché il ricordo è un modo per rendere onore e dignità a milioni di persone che sono morte nei campi di sterminio, anche nostri concittadini, toscani. Io sono stato ad Auschwitz, fa impressione pensare che centinaia, milioni di persone sono passate di lì, hanno vissuto in quelle condizioni e sono morte" ha sottolineato Rossi.
"Nel secolo scorso - ha aggiunto - sono sorte ideologie razziste e nazionalismi che hanno piegato anche la modernità e la tecnica. C'è stata la costruzione tecnica industriale di una strategia" di morte. Secondo Rossi "questi fatti ce li ritroviamo anche oggi in tante parti della terra", e "bisogna stare attenti al risorgere di ideologie nazionaliste-razziste. Vanno subito combattute e credo che il nostro impegno debba essere quello di realizzare a livello planetario l'articolo 3 della nostra Costituzione, che indica nella dignità dell'uomo l'impegno che quotidianamente dobbiamo mettere per garantire la fratellanza. Altrimenti quei fatti rischiano di tornare nuovamente nella nostra quotidianità".
Rispetto a tale rischio, Rossi ha sottolineato che "la globalizzazione ha aperto opportunità inedite ma allo stesso tempo ha creato anche tanti problemi e contraddizioni, perché è aumentato lo sfruttamento, le diseguaglianze. Tanti aspetti ricordano la disperazione sociale che visse l'Europa nella prima metà del secolo scorso e che portò all'insorgere del nazismo e del fascismo".