Cultura/ARTICOLO

Giorno della Memoria 2013 a Chianciano Terme

Gli studenti delle scuole medie il 25 gennaio incontrano le associazioni locali per confrontarsi sul tema dalla Shoah

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Vento di Primavera
In ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, il prossimo 27 gennaio si celebra la “Giornata della memoria”. «La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati». Così recita la legge nazionale istitutiva della celebrazione (Legge n. 211 del 20 luglio 2000). A Chianciano Terme il “Giorno della Memoria” verrà ricordato con una iniziativa che si svolgerà venerdì 25 gennaio, presso il Centro Giovani “La Cripta” e che vede coinvolte le istituzioni, le associazioni locali ed i giovani che frequentano le scuole medie di Chianciano Terme.

Per far sì che questa giornata sia un momento collettivo di attenta riflessione, volta ad analizzare le circostanze che hanno dato avvio ad uno dei periodi più oscuri della storia dell’Europa, affinché ne venga conservata la memoria, le classi terze della Scuola Secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “F. Tozzi”, si sono dati appuntamento presso il Centro giovani “La Cripta” di Chianciano Terme dove, a partire dalle ore 8.30, dopo il saluto del Sindaco Gabriella Ferranti e del Parroco Don Carlo Sensani, si confronteranno con alcune associazioni locali sui temi della Shoah (Mani Amiche, Progetto Continenti, La Banda del Sorriso). Nel pomeriggio, a partire dalle ore 14.30 assisteranno alla proiezione del film drammatico del 2011 “Vento di Primavera” (titolo originale: La rafle, ossia la retata) di Rose Bosch, pellicola uscita nel 2010, dedicato alle vittime del nazismo, del fascismo e dell’Olocausto, che ricostruisce la vicenda della deportazione degli ebrei francesi da Parigi nel luglio 1942.

La regista, già giornalista del settimanale francese «Le point» e sceneggiatrice, ha scelto di raccontare un episodio storico visto attraverso gli occhi di un ragazzino. Joseph, 11 anni, e la sua famiglia che vivono nella Parigi occupata dai nazisti, nel quartiere di Montmartre. Non è facile avere una stella gialla cucita sulla giacca. Qualcuno è razzista anche nella capitale francese, ma la gente sembra per lo più benevola. L’apparente normalità viene interrotta dall’ordine di Hitler di deportare gli ebrei francesi. Il 16 luglio, 13 mila persone vengono ammassate brutalmente nel Vélodrome d’hiver e poi deportate al campo di Beaune-la-Rolande, da dove vengono caricati in treno con destinazione Auschwitz. Nel film, la regista e sceneggiatrice intreccia la storia di Joseph Weismann – oggi 80enne, che si è salvato la pelle fuggendo dal campo – con quella di Annette Monod, infermiera protestante, che realmente prestò servizio al fianco dei deportati e curò i bambini fino alla fine, protestando contro le autorità francesi per il trattamento crudele inflitto agli ebrei. Il film lancia un messaggio di speranza nel dolore immenso che fu la Shoah. Ma è anche un monito a ricordare: chi non conosce la propria storia, è condannato a ripeterla, come scrisse il filosofo spagnolo George Santayana.


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