Made in Toscana/ARTICOLO

Gianni Pettena al Centro Pecci di Prato

In mostra fino al 20 giugno 2010

/ Alessandra Ioalé - D::Vision
Mar 10 Dicembre, 2013
Gianni Pettena Opere acquisite
Il 20 marzo al Centro per l'arte Contemporanea Luigi Pecci è stata inaugurata la mostra sulla recente acquisizione, in comodato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, di un nucleo di opere originali che illustrano i primi anni di attività dell’architetto radicale Gianni Pettena.
Sin da principio, il percorso di ricerca di Pettena, bolzanino di nascita a fiorentino d’adozione, si muove tra arte e architettura: nel 1973 pubblica il testo “L'anarchitetto”, dove, autodefinendosi “la spia” prende le distanze rispetto all’architettura accademica e rimarca la volontà d'introdurre nella disciplina architettonica gli strumenti e i linguaggi dell’arte concettuale, distinguendosi così anche nel gruppo degli architetti "radicali".
Strettamente collegate alla nascita e agli sviluppi dell'Architettura Radicale a Firenze tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, le opere acquisite includono progetti e documenti di installazioni e azioni realizzate da Pettena in Italia fra il 1968 e il 1969; proposte di fusione fra architettura e natura elaborate per il Concorso internazionale Trigon a Graz nel 1971; sperimentazioni realizzate nel corso della residenza a Minneapolis e di ulteriori viaggi negli Stati Uniti fra il 1971 e il 1973, come la performance "vestirsi di sedie" e l'indagine fotografica sulla "architettura inconscia"; la dichiarazione di poetica Io sono la spia realizzata nel 1973 in occasione della fondazione del sistema di laboratori creativi collettivi Global Tools.

Gianni Pettena
Nato a Bolzano nel 1940, vive e lavora a Fiesole-Firenze. Laureato nel 1968 presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze, vi ha svolto attività didattica a partire dal 1973. Dal 1983 ha insegnato anche alla Domus Academy di Milano, scuola internazionale post-laurea di design. Ha tenuto seminari e conferenze nelle scuole d’architettura più prestigiose d'Italia e all’estero; ha scritto di architettura e di design, ha pubblicato articoli e saggi su riviste d’arte e d’architettura contribuendo a mantenere vivo il dibattito sul rapporto tra le due discipline e sul ruolo del "radicale"; ha partecipato come critico al dibattito internazionale riflettendo tale esperienza nella sua attività didattica.
Co-fondatore e co-ispiratore alla fine degli anni '60 del movimento dell'Architettura Radicale e in seguito della Global Tools, ha svolto attività sperimentale intesa a eliminare i confini disciplinari e rivisitare e reinventare alfabeti e linguaggi. Ha riproposto le tematiche del "radicale" nella mostra Radicals alla Biennale di Architettura di Venezia del 1996 e nella successiva esposizione Archipelago al Palazzo Fabroni di Pistoia nel 1999.
Le sue opere sono state presentate in un'ampia ricognizione antologica al Frac Centre di Orléans nel 2002 e alla Fondazione Piaggio di Pontedera nel 2003. Nel 2008 ha partecipato alle rassegna Manifesta 7 a Rovereto e nel 2009 alla mostra collettiva The death of the audience organizzata presso il palazzo della Secessione a Vienna.

Le opere acquisite
Dialogo con Arnolfo, 1968. Installazione per il “Premio Masaccio”, Palazzo Pretorio, S.Giovanni Valdarno
1 fotografia bianco/nero, 190x70 cm; 1 disegno a carboncino, 22x32 cm; 2 fotografie a colori, ciascuna 40x40 cm
Carabinieri, 1968. Installazione al Palazzo Comunale, Novara
Milite ignoto, 1968. Installazione al Palazzo dei Diamanti, Ferrara
Grazia&Giustizia, 1968. Installazione al VI Festival di Musica d'Avanguardia, Palermo
Serie di fotografiche bianco/nero, in cornice 63x83 cm
Laundry, 1969. Installazione per "Campo urbano", Piazza Duomo, Como
Serie di fotografiche bianco/nero, in cornice 53x71 cm
Grass Architecture I-II-III, 1971
3 progetti a china su cartoncino, ciascun disegno 30x40 cm
Sedie e tavolo d'erba, 1971. Proposta per il Concorso Trigon, Graz (Austria)
1 disegno a matita su cartoncino, 35x50 cm
Wearable Chairs, 1971. Minneapolis College of Art and Design (USA)
Serie di fotografie bianco/nero, sedia indossabile di legno, l'insieme 121x121 cm
1 disegno a china su carta, 45x66 cm
About non-conscious architecture, 1972-73 (USA)
Serie di fotografie bianco/nero, in cornice 65,5x67,5 cm
Io sono la spia, 1973
Fotografia bianco/nero e testo stampato, in cornice 67x51 cm

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