Dare un nuovo impulso all'agricoltura biologica, sia nella ricerca sia nella divulgazione: è questo l'obiettivo del protocollo d'intesa firmato tra le imprese del settore riunite in Federbio e l'Accademia dei Georgofili, la storica istituzione fiorentina che da 250 anni si occupa di agronomia e metterà le proprie competenze al servizio delle aziende.
A questo scopo saranno creati gruppi di lavoro congiunti fra gli accademici dei Georgofili e i tecnici e le imprese di Federbio, per costruire percorsi di divulgazione per gli agricoltori.
"Il nostro obiettivo è mettere insieme le conoscenze dell'Accademia con le nostre competenze per spiegare agli agricoltori, ma anche ai cittadini e ai consumatori, come si fa correttamente il biologico e quali sono gli strumenti per farlo".
L'accordo è stato sottoscritto ieri nel corso di un convegno a Firenze Bio, il salone dedicato al settore biologico in corso fino a domenica alla Fortezza da Basso con 120 espositori.
Per l'Accademia dei Georgofili, dopo la recente scomparsa del presidente Giampiero Maracchi, il documento è stato firmato dal presidente pro tempore Pietro Piccarolo. "Fino a non molto tempo fa - ha aggiunto Carnemolla - il mondo accademico non considerava il biologico una forma di agricoltura come le altre. Credo che questa sia l'eredità del professor Maracchi: aver voluto fortemente che il biologico entrasse a pieno titolo dentro l'agricoltura, dentro l'attività dell'Accademia dei Georgofili e soprattutto che questo fosse un campo di lavoro comune per quello che oggi è forse il settore più in fermento dell'agricoltura italiana".