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Genitori single: da Firenze il manuale per sopravvivere alla separazione

Esce per Giunti il libro della creativa fiorentina Giuditta Pasotto e il formatore Tommaso Sacchini in aiuto dell' 'esercito silenzioso'

/ Costanza Baldini
Lun 30 Gennaio, 2017
Genitori single

Secondo i dati Istat oggi in Italia quattro matrimoni su dieci finiscono in divorzio. I genitori single sono un esercito silenzioso poco spesso preso in considerazione da statistiche, istituzioni e perfino campagne di marketing. In loro aiuto da Firenze arriva Genitori Single - Manuale di sopravvivenza per avere una relazione serena con i figli e con l’ex scritto a quattro mani da Giuditta Pasotto e da Tommaso Sacchini ed edito da Giunti Demetra. Si tratta di un vero e proprio “libretto d’istruzioni” per superare la separazione dal partner e rifarsi una vita, a partire da un rapporto sano con i figli e con l’ex.

Giuditta Pasotto oltre che mamma di due bambini è anche l’ideatrice di GenGle, il primo social network per genitori single, nato nel 2014, che oggi raccoglie oltre 25mila iscritti distribuiti in tutta Italia. Una vera e propria community che è diventata come una grande famiglia, in grado di offrire supporto morale, pratico e perfino legale agli iscritti.

A Firenze si terrà anche il primo master per genitori single, una serie di workshop per lavorare su se stessi e conquistare un approccio più consapevole a dinamiche e problemi che accompagnano la vita di chi cresce dei figli da solo. Il primo appuntamento è fissato per domenica 5 febbraio dalle 14.30 alle 17.30 allo spazio di co-working Multiverso in via Campo d’Arrigo 42r. Noi siamo andati a intervistare Giuditta Pasotto.

Come nasce l’idea di scrivere questo manuale?
In primo luogo nasce dalla mia esperienza: ho fatto un percorso notevole e ho letteralmente frequentato qualunque corso di genitorialità e letto tutto quello che c’è in commercio. Devo dire che mi è stato tutto utile, ma molti testi sono dispersivi e non danno risposte semplici, quello che volevamo creare con Tommaso Sacchini era un manuale operativo che desse ai genitori dei risultati immediati! Anche perché non tutti hanno la possibilità come me di dedicarsi a tempo pieno a ‘studiare’ o a parlare con genitori e figli quotidianamente e trarre quindi tantissime informazioni.

Quali sono secondo voi le difficoltà più grandi che si trova ad affrontare un genitore single?
La prima difficoltà e secondo me la più grande è il senso di colpa scaturito dalla perdita, dalla rinuncia, dal fallimento del rapporto, agli occhi dei nostri figli vorremmo essere perfetti e dover affrontare una separazione vuol dire farsi vedere vulnerabili, tristi, battuti, in difficoltà. A seguire ci sono tutte le difficoltà pratiche, da quelle economiche a quelle logistiche, quello che prima si faceva in due ora è tutto sulle spalle di due individui separati che devono sopperire alle necessità proprie e dei figli separatamente. I genitori single sono stati dichiarati ufficialmente la nuova generazione di poveri. 

C’è differenza secondo voi nel modo in cui si approccia un uomo, rispetto a una donna alla condizione di ‘genitore single’?
Il modo di approcciarsi di uomini è donne è totalmente diverso. Non per fare generalizzazioni, non voglio dire che c’è un meglio e un peggio, ma ci sono proprio difficoltà oggettive diverse, ad esempio un papà che ha una figlia femmina dovrà imparare a fargli la treccia o le codine, a comprare per la figlia gonne con tulle e ballerine rosa, compiti che magari prima spettavano alla madre, così come nel caso ad esempio di una madre con figlio maschio, si dovrà imparare ad interagire con gli allenatori dello sport, a giocare a calcio (io ho imparato a giocare anche a tennis calcio faccio per dire!) e a parlare di videogame. Questi sono solo alcuni aspetti ai quali penso comunque con tenerezza, ma poi in alcuni casi ci sono aspetti più complessi tipo per un uomo imparare a cucinare, a gestire la casa, così come per la donna imparare a gestire i conti, le assicurazioni, e tutto il menage economico che gira intorno alla casa. 

Giuditta ha dato vita anche a un social network specifico per genitori single, come funziona, che servizi offre?
GenGle è un portale, ricco di tanti aspetti, c’è il lato social, nei quali gli utenti creano attività da condividere con i figli e si incontrano per scampagnate, cene o anche solo una serata di confronto tranquilla mentre i bambini giocano. C’è la parte di collaborazione, dove se un gengle chiama, 100 rispondono, devi traslocare? Non sai come portare tuo figlio a nuoto? In gengle c’è sempre una risposta per tutti, un aiuto e una mano tesa per tutti e questo perché non siamo un social virtuale, su questo ci tengo molto a precisare che la nostra forza è rimanere dietro la tastiera il tempo minimo indispensabile a fissare con gli altri, perché l’auto e lo scambio arriva solo dalla conoscenza. C’è la parte del supporto dei professionisti, avvocati, mediatori familiari, psicologi, tutti al servizio del popolo gengle per rispondere a domande, e aiutare le persone spaesate. C’è la parte delle vacanze, dove oltre a trovare l’offerta si trova la compagnia con cui andare in vacanza e si creano dei gruppi che ciclicamente vanno in vacanza insieme con grande gioia dei figli. C’è la parte di sfogo, realizzata attraverso vari strumenti dedicati agli utenti, attraverso i quali le persone si possono confrontare, sfogare e confrontare, in un ambiente protetto.

Il 5 febbraio al Multiverso di Firenze partirà anche un workshop vero e proprio, come si svolgerà? Cosa impareranno i genitori single che parteciperanno?
Al workshop lavoreremo su tutte le dinamiche e i problemi che accompagnano la vita di un genitore single. Oltre ad imparare l'approccio di base per diventare un genitore consapevole e rendere felici i propri figli, affronteremo assieme anche le domande personali e più specifiche di ogni partecipante. Quello che vogliamo è mandare a casa i genitori con la consapevolezza di cosa cambiare nel rapporto con i propri figli per ottenere i risultati sperati! 

In conclusione qual è il consiglio che dareste a un genitore che è appena diventato single
Parlare onestamente con i figli, dire sempre la verità sia che stia male e gli venga da piangere sia che sia arrabbiato e sull’orlo di una crisi di nervi, noi genitori siamo come delle hostess su un volo per i nostri figli, loro guardano a noi con speranza e ammirazione, e se noi siamo tranquilli e serviamo il pranzo ai passeggeri sorridendo sappiamo che va tutto bene, ma se la hostess sclera senza dare spiegazioni, si allaccia la cintura e urla ‘moriremo tutti’, capisci che anche i passeggeri qualche trauma lo subiscono! Buttiamo via le maschere da super eroi e abbracciamo i nostri figli parlandogli con serenità e facendogli vedere il nostro lato ‘normale’! Non è facile fare il genitore, penso che sia una delle cose più difficili al mondo, ma se si ascolta il proprio cuore non si può mai sbagliare!

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