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GE investe 600 milioni nel Nuovo Pignone: nasce il Progetto Galileo

Firmato l'accordo di programma tra General electric oil&gas, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dello sviluppo economico, Regione Toscana, Nuovo Pignone spa, Nuovo Pignone srl e Nuovo Pignone Tecnologie srl

/ Redazione
Lun 1 Febbraio, 2016
Nuovo Pignone

Un investimento da 600 milioni di dollari complessivi nell'arco di un quinquennio, che vedrà impiegate 500 persone e si pone come obiettivo l'aumento del 50% degli attuali volumi produttivi e l'aumento del fatturato di 1,7 miliardi di dollari. Sono questi i numeri di Progetto Galileo, un centro di eccellenza mondiale per lo sviluppo di turbine e compressori nel settore oil & gas da creare in Toscana. Il progetto prevede la concentrazione di tutte le fasi di realizzazione, dalla progettazione all'industrializzazione, attraverso una partnership pubblico-privata.

L'accordo è stato siglato presso la sede della Regione Toscana per sostenere le esportazioni dell'azienda, leader nella fornitura di tecnologie e servizi nel settore oil & gas. Il protocollo prevede che SACE supporti le esportazioni di GE Oil & Gas per un ammontare che si stima possa raggiungere i 6 miliardi di dollari per il triennio 2016-2018 per progetti nei vari continenti, in particolare America Latina, Nord Africa, Africa Sub Sahariana, Medio Oriente e Asia.

Presenti al tavolo, per la firma dell'intesa il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, il presidente e ad di General Electric Jeff Immelt, il presidente e ad di GE Italia Sandro De Poli, il presidente e ad di GE Oil & Gas Lorenzo Simonelli e il presidente e ad di Nuovo Pignone Massimo Messeri. "GE opera in Italia da circa 100 anni - ha detto Jeff Immelt - e la tappa di oggi conferma il nostro forte impegno ad investire e far crescere il nostro business in questo paese. L'intesa di oggi è la riprova delle elevate competenze della forza lavoro locale e rafforza ancora di più la ricerca e lo sviluppo in Italia di tecnologie innovative nel settore oil & gas destinate a tutto il mondo".

"Un investimento importantissimo per la Toscana e per l'Italia, frutto di venti anni di buoni rapporti tra noi e GE, rapporti che dal 2010 ad oggi si sono rafforzati. Quando questo progetto sarà realizzato il fatturato di GE crescerà del 50% così come il tasso occupazionale in Toscana. E' davvero un bel giorno per la nostra regione e per il nostro Paese e sono certo che sarà un bel giorno anche per General Electric". Così il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha commentato la firma dell'Accordo di programma. "Piombino diventerà un nuovo snodo di attività e di lavoro per GE- ha aggiunto Rossi -, che ha trovato in Toscana un luogo di intensa collaborazione. Le conoscenze portate dall'Università sono state alla base di questo rapporto, ma anche le piccole e medie imprese hanno giocato un ruolo, così come le competenze e la coesione mostrate dai lavoratori unite alla loro capacità di collaborare. Poi c'è stata la volontà dei Comuni e delle istituzioni di essere credibili e di lavorare ed infine c'è il ruolo della Regione che ha permesso a GE di radicarsi a Firenze, Massa, Carrara, Livorno e poi a Piombino". "Insomma - ha concluso il presidente Rossi - siamo di fronte ad un progetto che avrà un cuore pulsante in Toscana, ma avrà anche una valenza nazionale. L'obiettivo è, a partire da questo protocollo, di sottoscrivere con il Governo entro tre mesi un vero e proprio Accordo di programma che definisca meglio le responsabilità di ciascuno e che consenta di dare piena attuazione a questo progetto. Auspico quindi un impegno del Governo e dell'azienda per affrontare le situazioni problematiche che si sono determinate nello stabilimento di Sesto San Giovanni. Sono certo che non mancheranno su questo l'attenzione di Governo e Azienda e la disponibilità al confronto, in cerca delle migliori soluzioni che si possano mettere in campo".