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Fuoco a Marradi. Toscana: 224 incendi a luglio, 44 ad agosto

Il punto in una nota della Regione, venerdì scorso giornata d'emergenza anche a Pomarance, Grosseto e Terranuova Bracciolini. Il ministro Galletti: 'La magistratura sia inflessibile con i piromani'

/ Redazione
Sab 5 Agosto, 2017
incendi

La Toscana continua a bruciare. L'ultimo incendio è quello di Marradi che si è sviluppato  nel pomeriggio di ieri, costringendo ed evacuare dall'eremo di Gamogna suore e scout, 11 dei quali rimasti lievemente intossicati. Secondo quanto riportato dalla Sala operativa della protezione civile regionale le fiamme sono proseguite per tutta la notte e ancora non sono state pienamente domate. La superficie in fiamme, si spiega ancora, si estende per circa 10 ettari di boschivo: a lavoro a terra diverse squadre di volontari, dell'Unione Comuni del Mugello e dei vigili del fuoco.

224 ROGHI A LUGLIO - Intanto la Regione Toscana ha fatto il punto sulla situazione: sono stati ben 224 gli incendi boschivi che si sono sviluppati nel territorio regionale nel solo mese di luglio. Un numero assolutamente fuori norma che ha richiesto uno spiegamento di forze eccezionale sia in termini di squadre di operai forestali e del volontariato Aib impegnate nelle operazioni di spegnimento e di bonifica. Ma anche un record in termini di ore di volo degli elicotteri regionali (circa 607), che di lavoro della Sala operativa regionale (SOUP) e degli otto Centri operativi provinciali (COP AIB).

 L'Organizzazione regionale AIB è stata chiamata ad intervenire anche su ben 224 incendi sviluppatisi in aree non boscate, nei quali ha operato a supporto del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che ha competenza diretta su queste aree. 44 gli incendi dei primi tre giorni di agosto La tendenza non cambia nei primi tre giorni di agosto durante i quali le squadre del volontariato e degli operai forestali sono intervenute su un totale di 44 incendi boschivi nei quali la prima stima di superficie percorsa dalle fiamme sfiora i 200 ettari.

POMARANCE -  Ieri fiamme anche a Pomarance dove però i vigili del fuoco sono riusciti a riportare la situazione sotto controllo. Gli elicotteri che per tutto il pomeriggio hanno operato nella zona hanno lasciato l'area dopo che le fiamme sono state nuovamente circoscritte. Nel pomeriggio ha effettuato numerosi lanci di acqua anche un Canadair della Protezione civile nazionale. Sul posto sono rimasti a lavoro per tutta la notte i volontari della protezione civile locale per le operazioni di bonifica del terreno.

GROSSETO -  Altri tre incendi sono divampati - sempre nel pomeriggio di ieri - intorno alla città di Grosseto. Uno nelle vicinanze del centro commerciale Maremma, a Grosseto Nord, intorno alla zona artigianale e commerciale sull'Aurelia; altri due sulla strada delle Collacchie nei pressi di Marina di Grosseto dove in un campo è andata a fuoco una roulotte: solo il tempestivo intervento dei pompieri ha evitato che da qui le fiamme attaccassero la vicinissima pineta delle Marze. Forte rimane il sospetto che siano incendi dolosi e che li abbia appiccati uno o più piromani. 

TERRANUOVA BRACCIOLINI - Venerdì pomeriggio è stata emergenza anche nel Valdarno aretino nella campagna di Campogialli a Terranuova Bracciolini, le fiamme hanno minacciato anche le abitazioni. I residenti sono usciti per precauzione dalle case. Sul posto si sono portati i vigili del fuoco di Arezzo e Montevarchi con le squadre di protezione civile, uomini dell'Unione dei Comuni del Pratomagno supportate dall'elicottero della Regione. Il fuoco, alimentato dal vento caldo e dalle temperature che hanno raggiunto i 40 gradi, ha bruciato un terreno incolto ed ettari di bosco ma anche alcuni annessi agricoli trovati lungo il suo fronte.

IL MINISTRO GALLETTI - Sul tema incendi è intervenuto, dal palco di Festambiente a Rispescia, anche il ministro Galletti. "Con gli ecoreati noi abbiamo introdotto un nuovo reato, una nuova fattispecie penale, che è il reato ambientale e che prevede il carcere dai 5 ai 15 anni con l'aggravante della metà della pena - ha sottolineato il ministro. Oggi il piromane può essere condannato a oltre vent'anni di carcere e io spero che la magistratura sia inflessibile nell'applicare le pene, perché quello è un delitto gravissimo contro il patrimonio naturale del nostro paese che è una grandissima ricchezza per noi e soprattutto è irripetibile". 

 

ROSSI, 'STAGIONE DIFFICILE' - "E' una stagione difficile - ha commentato anche il presidente Enrico Rossi - C'è stata una risposta pronta e efficace del sistema antincendi della Protezione civile ma la gravità degli eventi ci dice che sempre più dobbiamo puntare sulla prevenzione. E' qui che vogliamo migliorarci: accrescendo i viali parafuoco, pulendo il sottobosco, facendo anche tornare le coltivazioni delle foreste all'interno di una filiera economica. L'esperienza ci insegna, anche quella recente, che gli incendi si sono propagati più velocemente dove mancavano le strade parafuoco. Suddivideremo i boschi in aree a maggior controllo con una titolarità che ci consenta intervenire nella manutenzione del sottobosco e nella realizzazione di nuovi viali. Adesso dobbiamo anche decidere come intervenire sugli ettari bruciati, per la regimazio ne delle acque e non solo per la ripiantumazione. Tutto lavoro che aspetta la giunta subito al rientro dalla pausa estiva, con una legge da scrivere entro l'anno".