Un frigorifero industriale super intelligente: si chiama Cloudfridge e, grazie alla tecnologia Viper sviluppata da un team dell'Università di Pisa, può essere comandato da un'app installata su smartphone, limitando di fatto anche i consumi energetici fino al 30%.
In sostanza l'elettrodomestico si accende meno frequentemente se la temperatura esterna sta per calare, si raffredda maggiormente nei giorni di apertura del ristorante e va in letargo nel giorno di chiusura settimanale, riducendo così il consumo energetico e consentendo risparmi sui costi di gestione pur mantenendo le merci alla temperatura corretta.
"Il progetto - sottolinea Gualtiero Fantoni, ingegnere del team pisano - è un classico esempio di Internet delle cose che trasforma un prodotto semplice e soggetto a scarsa innovazione come una cella frigorifera adattandolo alle condizioni d'uso e comandandolo".
Cloudfridge acquisisce quindi i dati di temperatura della cella frigorifera, di consumo di energia del compressore e dell'evaporatore, li correla con le aperture della porta della cella, i dati di temperatura ambientali e le previsioni del tempo e li invia al cloud dove gli algoritmi di controllo ottimizzano i parametri di funzionamento del frigorifero.
"I ricercatori pisani - spiegainfine una nota dell'Ateneo - hanno conosciuto nei mesi scorsi in California l'imprenditore Marco Graziano, amministratore delegato della Visible Energy di Palo Alto, che ha ha avuto l'idea del frigo intelligente inserendo proprio l'invenzione pisana nel suo Cloudfridge, dando poi vita al progetto Roi, Refrigeration On Internet".
Il progetto made in Tuscany è stato premiato con 150 mila euro da Enel tramite Incense, l'acceleratore dedicato alle aziende della clean technology sostenuto dall'Ue attraverso il programma Fiware.