Viaggeranno in Toscana sulla Via Francigena per 17 giorni, a partire dal 22 maggio, 31 allievi attori italiani e francesi delle scuole di recitazione del Teatro Metastasio di Prato e del Teatro Scuola di Aquitania. Dopo il cammino diurno sugli antichi sentieri riportati a vita dal progetto regionale, le soste della sera saranno animate dalle rappresentazioni di un vero e proprio spettacolo in viaggio, provato e costruito insieme agli abitanti dei piccoli centri attraverso cui transiteranno, di nuovo valorizzati dal recupero della Francigena e oggi dall’approccio alla cultura teatrale.
Lo spettacolo sarà dedicato al Boccaccio nell’anno del VII centenario dalla nascita; lo spunto due novelle dal Decameron, la seconda della seconda giornata e la prima della terza giornata. Poi, raggiunta Livorno, una tappa di due giorni in Corsica a portare sul palcoscenico lo spettacolo finito e infine a Marsiglia, toccando con le rappresentazioni undici piazze fino al 23 giugno. Il progetto Il teatro…su due piedi, camminata in Toscana e Lot-et-Garonne, organizzato dalle due scuole di teatro con la collaborazione della Regione e dell’Istitut Francais di Firenze, è stato presentato stamani a palazzo Strozzi Sacrati dal presidente del Teatro Metastasio Umberto Cecchi che era accompagnato da Paolo Magelli, direttore artistico, e dai curatori Pierre Debauche, direttore del Teatro Scuola di Aquitania, e Marcello Bartoli, docente dello Stabile toscano e, tra tanto altro di una lunga carriera, indimenticato Arlecchino proprio al Metastasio. Un riferimento alla tradizione della Commedia dell’arte non casuale, perchè, come ha sottolineato il maestro Debauche, il progetto nasce proprio per un omaggio all’Italia per il contributo portato alla crescita del teatro francese.
Nel 1716 il capocomico Luigi Covoni si traferì Oltralpe per recitare i suoi canovacci in francese; con sé portò Silvia Baretti, seduttiva interprete di ruoli di amorosa. Di lei si innamorò all’istante Mirabeau, fino ad allora autore di romanzi, che iniziò per questo a scrivere per il teatro; il suo primo testo si intitolò Arlecchino lustrato dall’amore. “Oggi noi torniamo qui, alle origini, a recitare in italiano, che i miei allievi attori stanno studiando” ha concluso Debauche. Nel corso delle cinque settimane, sarà il web il veicolo di diffusione di questa innovativa esperienza; attraverso i social media, che metteranno a disposizione degli appassionati il diario giornaliero del viaggio, accompagnato da immagini e video. E non mancheranno nemmeno consigli sugli itinerari percorsi, gli ostelli e le taverne visitate, le primizie gastronomiche locali.
Cultura/ARTICOLO
Francigena, viaggio con Boccaccio
Spettacolo, cultura e territorio: itinerario di 17 giorni per attori italiani e francesi. Appuntamento dal 22 maggio

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