Made in Toscana/ARTICOLO

Fragranze: il Profumo del Futuro a Pitti

Dal 10 al 12 settembre il salone dedicato alle tendenze olfattive: special guest Sissel Tolaas

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Sissel Tolaas a Pitti Fragranze
L’odore della ripresa? Fragranze presenta la seconda edizione del Profumo del Futuro: il forum di ricerca organizzato da Pitti Immagine e FutureTaste - in occasione di Fragranze (Firenze, Stazione Leopolda, 10-12 settembre 2010) - intercetta una svolta olfattiva nelle preferenze dei consumatori più esigenti, destinata a far discutere. Si comincerà a farlo nel talk-show coordinato da Davide Paolini

C’è profumo di ripresa nell’aria?
La fine delle traversie economico-finanziarie e del clima di pessimismo si annuncia anche attraverso il naso? Se ne parlerà il pomeriggio di sabato 11 settembre 2010 alla Stazione Leopolda di Firenze per Il Profumo del Futuro, il forum sugli scenari dell’olfatto dei prossimi 12-24 mesi organizzato da Pitti Immagine e Future Taste in occasione dell’edizione n.8 di Fragranze, salone di Pitti Immagine dedicato alle più selezionate collezioni internazionali di profumeria artistica (in programma, sempre alla Stazione Leopolda, dal 10 al 12 settembre).

Al suo secondo appuntamento, Il Profumo del Futuro/2010 – nell’edizione del 2009 si era discusso delle costanti antropologiche che si intrecciano ai mutamenti storico-sociali del mondo globale, e che influenzano la percezione degli odori e il gusto – presenta una nuova ricerca elaborata da Givaudan, azienda francese leader mondiale nei componenti per essenze e aromi nel settore alimentare, delle fragranze e della cosmetica. La ricerca sottolinea come la prevalenza delle fragranze dolci e fruttate – tradizionalmente associate al bisogno di sicurezza e di intimità tipico dei periodi difficili – che ancora oggi segna fortemente il mercato, stia lasciando progressivamente il campo a notazioni che parlano di una sensibilità diversa: l’opulenza del floreale (che tocca il suo massimo nella tuberosa), la freschezza del verde (quella dell’erba tagliata, dell’olio essenziale, del pino, del rosmarino, dell’erba di Provenza), la sensualità del oudh mediorientale (cuoio, sudore, animalità), fanno pensare nel loro insieme a una maggiore propensione all’ottimismo, all’estroversione e alla pienezza di sé, a una ricerca di natura e di corporeità che indicano la voglia di lasciarsi alle spalle gli orizzonti di crisi.

A dirlo, più ancora che le analisi statistiche e le ricerche di mercato convenzionali, sono i trend-setters e la parte più avanzata dei consumatori, che si esprimono attraverso i blog e i social networks che si occupano di fragranze Assieme alla novità e all’evidente interesse dei suoi contenuti, anche questo è uno degli aspetti importanti della ricerca. La nuova metodologia di indagine, definita Blogtrack, si basa infatti sulla scansione dei maggiori blog dedicati alle fragranze che rappresentano il fronte più esigente del consumo del settore: sono loro a non sopportare più le note fruttate e a influenzare con le loro scelte la parte alta del mercato, contraddicendo spesso le interpretazioni e le previsioni degli esperti più autorevoli.
Alla presentazione della ricerca si inframezzeranno i commenti dei partecipanti al talk-show coordinato da Davide Paolini (animatore di Future Taste assieme a Luigi Consiglio) e al quale sono stati invitati Maurizio di Robilant (design), Oliviero Toscani (comunicazione), Francesco Morace (sociologia), Toni Scervino (moda), Luca Gargano (selezionatore e degustatore di vini e distillati), Giacomo Mojoli (design, professore Politecnico di Milano): un panel variegato di competenze pensato proprio per riflettere le più diverse implicazioni sollecitate dalla ricerca e rendere più vivace il dibattito. Un dibattito che sarà reso più coinvolgente dall’assaggio delle principali nuove tendenze olfattive emergenti, da gustare sotto forma di gelati, distillati e thé.
Il Profumo del Futuro è rivolto a chi lavora, sia a livello industriale che artigianale, nel vasto mondo che riguarda la dimensione più impalpabile dei sensi: creatori di essenze per il corpo e accessori profumati per la casa, di cibi, vini e bevande, i negozi e la distribuzione, gli stilisti e le griffe di moda che contribuiscono a estendere e innovare le frontiere del gusto e dello stile di vita contemporaneo. Ma si rivolge anche a un pubblico più ampio che fa uso di fragranze e dimostra interesse per l’evoluzione della ricerca e della cultura in questo campo. Ed è questo del resto uno degli obiettivi di Pitti Immagine con Fragranze, una manifestazione che vuole sottolineare le grandi tradizioni e il ruolo propositivo di Firenze nella cultura creativa e contemporanea del profumo.


CON IL PROGETTO “FEAR”: IL CORPO COME STRUMENTO DI UNA COMUNICAZIONE INVISIBILE

Sissel Tolaas, scienziata, chimica, linguista, artista e scent provocateur norvegese, sarà tra gli ospiti speciali di questa edizione di Fragranze, con una lecture e una speciale installazione dal titolo “FEAR”.
Dal suo laboratorio di Berlino, dove a oggi ha archiviato in una sorta di “diario olfattivo” fino a 6730 odori, con le sue creazioni e le sue performance artistiche Tolaas è impegnata in un inedito progetto di educazione olfattiva: allenare le persone a riconoscere, accettare e definire gli odori dei luoghi, delle cose, dei corpi e delle emozioni. Con l’idea che una conoscenza più approfondita del senso dell’olfatto può renderci più consapevoli delle grandi possibilità che questo offre, e del suo grande potere.
“Tendiamo a pensare agli odori in termini puramente estetici: ovvero se un odore è piacevole o sgradevole”, dice Sissel Tolaas. “In altre culture, invece, da sempre gli odori sono utilizzati come strumenti di base per definire il mondo e interagire con la realtà. In modo particolare quando gli odori sono strettamente associati all’identità di una persona o di un gruppo. Per me studiare la storia, l’antropologia e la sociologia degli odori significa – molto concretamente – investigare sull’“essenza” stessa della nostra cultura”.   

Sissel Tolaas presenterà a Fragranze una parte del suo straordinario lavoro attraverso l’installazione FEAR: un progetto e un’indagine su come gli odori prodotti dal corpo possono diventare significativi segnali di specifici stati d’animo, come la paura. Gli odori emanati in situazioni di paura dai corpi di un campione di uomini provenienti da diverse parti del mondo, sono stati studiati e riprodotti da Tolaas nel suo laboratorio. Queste molecole olfattive daranno vita ad un inedito “scratch and sniff wall”, una parete-installazione che al tocco emanerà questi sentori accostati in modo provocatorio.

Topics: