Un fondo mobiliare chiuso destinato alle cooperative di servizio, consumo e agricoltura per aiutarle a fondersi e aggregarsi. Non è dato sapere a quanto ammonterà né quando partirà. L'ipotesi ventilata ruota attorno ai 40 milioni e parla di un piano progettuale da mettere in atto a partire dal prossimo anno.
La decisione, però, è stata presa. La Regione agevolerà il percorso di aggregazione già in atto nel mondo della coop: vedi il caso delle quattro cooperative forestali delle province di Siena e Grosseto che si stanno fondendo in un'unica realtà; e cercherà di utilizzare parte delle risorse europee, quelle della cosidetta ingegneria finanziaria.
L'annuncio è stato dato ieri dal governatore Enrico Rossi e dal presidente di Legacoop Toscana Stefano Bassi a margine della direzione della Centrale delle cooperative. “Le cooperative sono tra gli asset positivi della nostra regione – ha detto Rossi -. E i numeri lo testimoniano. Nonostante la crisi, sono cresciute nel fatturato ed hanno retto sul fronte dell’occupazione (+0,5%). Possono dunque essere un attore importante per la ripresa”.
Il fondo per le cooperative sarà uno dei tasselli nell'ambito di nuovo patto per lo sviluppo. “Entro la fine del mese – spiega il governatore - firmeremo una bozza di accordo con tutte le parti sociali, che da aprile ad oggi ho incontrato per costruire insieme una prospettiva nuova per la ripresa. Poi a settembre questa ed altre idee confluiranno nel piano programmatico che andrà in consiglio e successivamente ne terremo conto nello scrivere la legge finanziaria”. Con un obiettivo. Essere pronti per il 2014.
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Fondo mobiliare cooperative Motore di ripresa economica
La Regione Toscana agevolerà il percorso di aggregazione in corso nel mondo delle coop. Ipotesi: 40 milioni nel 2014

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